Sono pochi i club che seguono la linea del rigore del FP e tra questi c’è il Napoli. Già sette mesi fa De Laurentiis era stato chiaro su mercato e stipendi: avrebbe limitato al massimo gli investimenti e tentato di tagliare il costo del personale. Ha infatti preso Anguissa in prestito (pagamento di 15 milioni a fine stagione) e Juan Jesus (svincolato) in estate e a inizio gennaio ha portato in azzurro Tuanzebe (prestito). Per Insigne – il capitano campione d’Europa – era pronto a spingersi non oltre i 3,5 milioni: ne conosceva ovviamente bene il valore tecnico ma aveva fissato un tetto. L’epilogo della trattativa è noto, d’altra parte Lorenzo e il suo agente avevano incontrato il Toronto l’11 ottobre, dopo sole sette giornate di campionato e un paio di chiacchierate sul rinnovo. Il Napoli ritiene la gestione imprescindibile dal fair play finanziario, da un discorso che invece altri top club faticano a recepire e ad attuare. Non farà altre operazioni in gennaio, ritenendo peraltro forte la rosa a disposizione di Spalletti, e proporrà al super bomber Mertens un contratto ragionevole, considerando che va verso i 35 anni. F. De Luca (Il Mattino)