Riccardo Cucchi, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di “1 Football Club”, su 1 Station Radio.
Sul protocollo Covid – “La situazione è molto complicata e non è facile gestire una cosa del genere. Di conseguenza è molto difficile anche per la Lega Calcio dover gestire un campionato in queste condizioni. Nell’ultimo protocollo però c’è qualcosa di più chiaro. Non era accettabile questo dualismo tra la Lega e le Asl, ora invece c’è una maggiore chiarezza e una maggiore uniformità. Non voglio dire che il campionato sia falsato, ma condizionato si”.
Sulla capienza degli stadi – “La riduzione della capienza negli stadi ha creato delle disuguaglianze e delle incongruenze. Mi auguro che si possa tornare presto ad una capienza quanto più possibile normale”.
Sulla Nazionale – “Quando c’è la Nazionale tutti ci trasformiamo in commissari tecnici. Mancini ha allargato la rosa dei convocati, a me colpisce il numero di attaccanti a disposizione. In passato sono stato uno dei più grandi estimatori di Balotelli, poteva essere uno dei punti fermi della Nazionale in tutti questi anni. Le cose non sono andate così, probabilmente anche per colpe sue. La speranza è quella che in Turchia sia cresciuto e maturato, è legittimo da parte di Mancini tenerlo d’occhio e vederlo da vicino. Resta il fatto che in Nazionale c’è un certo Immobile, io punterei su di lui mettendolo nelle condizioni di rendere nel migliore dei modi”.
Sulla Lazio e su Sarri – “Dobbiamo pensare che il Napoli di Sarri è un qualcosa di irripetibile, è inutile cercare quel gioco nelle altre squadre dove il tecnico va ad allenare. Alla Lazio secondo me sta facendo un buon lavoro, gli va dato tempo ma alcune cose positive si vedono già. Io sono molto fiducioso”.