La retroguardia del Milan è quella più vulnerabile. Aver perso Kjaer fino a fine stagione con Tomori costantemente alle prese con noie muscolari ha ulteriormente ridimensionato la capacità di limitare gli attacchi avversari. Inoltre, con Theo Hernandez peso alla fase di spinta, la possibilità di attaccare sulla sinistra rossonera (quindi, sulla destra per chi offende) rende ancora più vulnerabile il pacchetto difensivo non sempre coperto nel modo più consono dalle altre due linee. Punto di forza è, invece, rappresentato da Maignan: l’estremo difensore che ha preso il posto di Donnarumma ha dimostrato subito grossa affidabilità. L’Inter fa ruotare il proprio impianto sul pacchetto a 3 voluto da Conte e portata avanti da Inzaghi. La linea davanti a Handanovic non presenta particolari debolezze. Skriniar, De Vrij e Bastoni rappresentano difensori capaci di completarsi tra ì con un impianto di base di velocità e forza che li rendono difficilmente permeabili. Il Napoli è la miglior difesa del campionato. Una forza che nasce da una struttura flessibile. Spalletti è riuscito a ottenere che la retroguardia parta sempre molto alta in fase di non possesso, si spezzi all’occorrenza e anche al variare degli interpreti mantenga inalterati i meccanismi. Una percentuale tiri subiti-gol che fa spavento, però.
P. Taormina (Il Mattino)