Il calcio femminile prosegue la sua crescita, a livello mediatico, ma anche sotto l’aspetto tecnico. Ogni categoria mostra davvero forza e la giusta continuità, compreso la serie C con il Chieti capolista. Ilnapolionline.com ha intervistato il capitano della squadra abruzzese Giulia Di Camillo.
Domenica avete vinto sul campo della Res Roma, consolidando la vostra leadership in classifica. Ci parleresti della vostra sfida? “Era uno scontro diretto molto importante, contro un avversario davvero forte. Siamo soddisfatte per la vittoria, dispiace solo aver preso il gol nel finale, perché avremmo tenuto la porta inviolata ancora per un’altra partita. L’importante comunque era ottenere i tre punti, per consolidare il primato e proseguire su questa nostra marcia vincente. Sappiamo che la strada è ancora lunga, c’è ancora da giocare una gara del girone d’andata e l’intero di ritorno, per cantare vittoria, però vincere tutte e 14 le gare di campionato, è sicuramente un fattore da non sottovalutare”.
Nel vostro girone giocano diverse calciatrici che hanno militato in serie A. Cosa ne pensi in merito? “In effetti se uno leggi i vari organici del nostro girone della serie C, ci sono diverse calciatrici che hanno militato in serie A. Penso da noi Valentina Esposito, oltre a me e mia sorella Giada, oppure alla Res Roma Palombi e Nagni. E’ sicuramente un girone molto equilibrato e con diverse calciatrici forti e di esperienza. In generale penso che si sia alzato il livello, non solo in massima serie, ma anche in B e anche in C, questo aspetto non va sottovalutato”.
Nello scorso fine settimana purtroppo ci ha lasciati l’indimenticato Gianni Di Marzio. Che ricordo hai in particolare? “Come tu ben sai, io e mia sorella Giada curavamo una rubrica di calcio femminile, sul sito di Gianluca Di Marzio. C’è un aneddoto che vorrei raccontare. Ero in un hotel a Roma, dove vidi per la prima volta il grande Gianni, lui personalmente non mi conosceva, però si dimostrò come sempre una persona gentile e disponibile. Mi sono sentito con Gianluca Di Marzio in questi giorni e gli sono vicino in questo momento, il padre era davvero apprezzato nel mondo del calcio, ma era anche una persona straordinaria, quindi davvero una perdita importante per l’intero movimento calcistico”.
Il 2022 è l’anno che il calcio femminile passerà al professionismo. Tu e Giada ne parlavate in t.v. in tempi non sospetti, adesso siamo al passo decisivo per l’intero movimento? “All’epoca il calcio femminile, quando ne parlavamo in televisione, ancora non era così popolare, anzi non era considerato. Ora sicuramente si sono fatti passi da gigante non indifferenti. Più visibilità a livello mediatico, ci sono persone che seguono le gare al campo e in t.v. e i risultati della Juventus oltre che dell’Italia hanno fatto il resto. C’è ancora tanta strada da fare, l’importante è proseguire su questa strada ed essere sempre un esempio per le future generazioni”.
Tu e Giada avete fatto da apripista per le donne opinioniste in t.v., ora anche le calciatrici agli Europei vinti dall’Italia su Sky. Un altro passo in avanti per l’intero movimento. “Sono contenta perché io credo che sia un passo importante per l’intero movimento avere le donne che commentano le gare dagli studi televisivi. Io e Giada lo facemmo in tempi non sospetti, adesso si sta proseguendo su questa scia e mi auguro che non sia un fuoco di paglia, ma che si dia continuità. I siti, compreso il tuo, oltre che i media, sono in questo momento importanti, per dare visibilità al calcio femminile. Ti ringrazio che spesso parli della nostra squadra, non è scontato e quindi sono contenta che ci segui, ma anche per il resto del movimento”.
Infine ti vorrei chiedere quali sono i modelli calcistici che hanno spinto te e tua sorella Giada a giocare nel calcio femminile? “Non ci sono dei veri e propri modelli nel calcio femminile, per i quali io e Giada ci hanno spinto a giocare a calcio. Sin da piccole abbiamo frequentato la scuola calcio di nostro padre e da quel momento è stato una molla che ci ha portato ad appassionarci a questa disciplina. Sicuramente per quanto mi riguarda nel maschile il mio idolo è stato Francesco Totti, nel femminile direi Patrizia Panico. Oggi ci sono tante calciatrici che si stanno affermando come Bonansea, Sara Gama, persona davvero intelligente e che darà tanto anche per l’Assocalciatori, Cristiana Girelli e tante altre. Parlando del Chieti direi che abbiamo un gruppo solido e compatto, con tante ragazze che stanno dando il loro contributo e che fanno da collante tra campo e non solo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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