I leader, si sa, sono quelli che aiutano a superare le difficoltà Non sempre quelli più bravi, certamente quelli più autorevoli. Nel Milan Ibra viene prima di tutti, ma è chiaro che i suoi problemi fisici ne condizionano anche la presenza nello spogliatoio. Nel Napoli la leadership dello spogliatoio è storicamente nelle solide mani di Mertens i cui umori sono spesso determinanti. Lautaro ha fatto un salto di status, dentro il gruppo Inter. La sua voce ha sempre avuto un peso ma da quest’anno sembra lui il numero uno, a tutti gli effetti. Non può essere un caso che sia lui nelle varie videochiamate con il presidente Steven Zhan a prendere la parola. In ogni caso, è anche una questione di condizione atletica, di Covid, di infortuni, di assenze, che deciderà il destino di questa serie A: il Napoli ha recuperato tutti gli indisponibili, contro l’Inter ci saranno anche Anguissa e Koulibaly. Il Milan ha fatto un punto nelle ultime due gare, mentre l’Inter ha la striscia più lunga perché non perde in campionato dal 16 ottobre, in casa della Lazio (3-1). Il Napoli ha avuto un mese di alti e bassi dopo il ko con l’Inter e il ko di Osimhen: arrivò a San Siro con ben 7 punti di vantaggio dai nerazzurri (era la 12esima giornata) e adesso insegue a 4 punti (e l’Inter ha una gara in meno). Il Milan ha fatto, invece, esattamente lo stesso cammino degli azzurri. P. Taormina (Il Mattino)