Armati di fiamma ossidrica per scassinare l’armadio blindato a sei ante dove Gianni Rivera, l’ex bomber, custodisce tutti i suoi cimeli, una vita di trofei e successi con la maglia rosso nera e azzurra. Non gli è andata bene. Gli agenti del commissariato Trevi li hanno bloccati, per caso, dopo che i vigili del fuoco erano intervenuti per spegnere l’incendio scoppiato nel magazzino. Erano stati costretti a fuggire portando via poca roba. Quando la polizia li ha fermati avevano solo un Trofeo Golden crown, una targa Milan club Gianni Rivera, la maglia originale numero 11 di Ibrahimovic e una targa della Lega nazionale dilettanti regalata all’ex bomber. Oltre a 6.345 euro in contanti. Un complice è riuscito a fuggire, ma i due, classe 88 e 92, alla fine, sono stati processati per direttissima la stessa mattina. Hanno continuato a negare. Il pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere e invece, dopo la convalida dell’arresto in flagranza, il giudice li ha rispediti a casa con l’obbligo di firma, il divieto di allontanarsi da Roma e di uscire da casa dalle 20 alle 8 del mattino. Torneranno in aula a febbraio.
V. Errante, Il Mattino