Il genio Spalletti non è contento: “Senza quell’ invenzione di Elmas…”

A volte capita che il tuo genio possa farti un dispetto. Walter Sabatini lo sa bene. «Non aveva bisogno il mio genio di avere quei rigori», ripete. Il genio, si sa, è Luciano Spalletti. Walter e Luciano si cercano e si trovano alla fine della partita, davanti alle telecamere di Dazn. «Per l’arbitro c’era la regola della piazzetta: ogni tre corner si dà un rigore. Non c’erano, e il Napoli avrebbe vinto lo stesso perché è forte e perché in panchina ha quel genio di Luciano. Ma quei due rigori non c’erano». Sabatini è veemente, convinto. Non fa marcia indietro. I sorrisi di Spalletti non nascondono le ombre di un pomeriggio che non è stato perfetto. «Dobbiamo imparare a capire che in una partita di calcio se ti arriva un pallone e puoi fare gol lo devi fare. Perché non è scritto da nessuna parte che poi ne possa arrivare un’altra. Anzi, spesso non ne arrivano altre». Non sarà un ritorno semplice per gli azzurri: il 4-1 contro la Salernitana è una rosa piena zeppe di spine. E sono quelle che interessano a Luciano, non certo i petali. «Ho temuto, dopo il loro pareggio, che potessimo demoralizzarci, che potessero riemergere i dubbi legati alle sconfitte con Spezia ed Empoli ma per fortuna c’è stata la reazione nel finale del primo tempo e a inizio ripresa». Un sospirone di sollievo, con la classifica che è sempre assai soave. «Ma dobbiamo essere cattivi, non c’è un tempo indeterminato per chiudere le partite: la palla è quella, quando arriva quella buona bisogna segnare. Senza l’invenzione di Elmas non so che situazione ci sarebbe stata». D’altronde, anche ieri il Napoli ha preso gol nell’unico tiro in porta (come con l’Empoli) mentre con lo Spezia ha perso con i liguri che non hanno mai tirato in porta (un record!). Numeri che devono far meditare.

P. Taormina (Il Mattino)

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