SSCN-Comune, si ricomincia: arrivano diffida e messa in mora

Dal giorno in cui è andata in vigore la nuova convenzione per la gestione dello Stadio Maradona – all’epoca, siamo nell’ottobre del 2019, stadio San Paolo e il sindaco era Luigi de Magistris – patron Aurelio De Laurentiis numero uno della Ssc Napoli non ha mai pagato il canone per l’utilizzo dell’impianto che è di poco superiore al milione di euro e ha maturato un debito di 3 milioni e 409mila euro, motivo per cui è scattata la diffida e la messa in mora da parte del Comune. La Ssc Napoli, dal canto suo ha chiesto di rinegoziare, alla luce del decreto Rilancio del 2020, il canone delle ultime due annualità poiché gli incassi da botteghino sono stati limitati dall’emergenza Covid. È quanto emerge dal carteggio tra il capogruppo di Napoli Libera e presidente della Commissione Mobilità Gaetano Simeone, l’ufficio gestione impianti sportivi del Comune e il sindaco Gaetano Manfredi che ha tenuto per sé la delega per lo stadio Maradona. Una scelta che la dice lunga su come l’ex rettore sia consapevole che il rapporto tra Comune e Ssc Napoli e il patron possa essere complicato, tanto da assumersi l’onere dello stesso in maniera diretta. una riduzione dell’affitto. Quanto alle precedenti annualità, si tratta di almeno un milione e mezzo, questo debito affonderebbe – per la Società azzurra – le sue radici in una disputa con il Comune che riguarda lavori fatti al Maradona ma mai riconosciuti dall’ente di piazza Municipio.
Il Mattino
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