Di Lello (FIGC): “Udinese-Salernitana? Il GS deve attenersi ai protocolli”

Su Radio Marte, è intervenuto Marco Di Lello, ex procuratore aggiunto FIGC e presidente commissione accordi economici FIGC, ecco le sue parole: Udinese-Salernitana? Quando il Giudice Sportivo, anche alla luce dei precedenti di primo e secondo grado, ritiene che la Salernitana non abbia fatto di tutto per poter giocare, quindi magari nascondendosi dietro i provvedimenti dell’ASL, la valutazione non è dissimile a quella di Juventus-Napoli. Bisogna però vedere nel merito se sono state poste in essere tutte le azioni per far concretizzare la causa di forza maggiore. Naturale che ogni giudizio abbia la sua storia. Qui non viene contestato l’impianto di sentenza del Collegio di Garanzia del CONI. Il Giudice Sportivo spiega che non sono state poste in essere le azioni necessarie e viene considerato probante la scelta del volo di linea e non del charter. L’ordinamento sportivo è autonomo. Nella sua autonomia, il protocollo del 3 dicembre prevedeva in condivisione con la società che per avere decisioni omogenee ci si potesse autodeterminare nel prendere il charter e non il volo di linea. Il Giudice Sportivo non può che attenersi ai protocolli e all’ordinamento interno. Poi sarà la Corte Sportiva d’Appello a fare le sue valutazioni. Poi sarà il Collegio di Garanzia del CONI a vedere, anche perché non può vedere solo l’ordinamento sportivo ma anche quello giuridico. Non è un caso che la vicenda del Napoli si sia risolta in quella sede. E non escluderei che anche in questo caso si possa arrivare al terzo grado di giudizio.
Il nuovo protocollo risolverà questa situazioni? Sicuramente non per sempre, anche perché c’è una mutevolezza delle condizioni. Sicuramente è stato fatto un passo in avanti per cercare di assicurare scelte omogenee, con l’obiettivo di far giocare le partite”.
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