A questo calcio turbo, spesso difficile da rincorrere, c’è qualcuno che riesce a stargli dietro. Giovanni Di Lorenzo tiene il passo dei calendari folli, in Europa è al primo posto per minuti giocati, non si ferma mai, dal 5 settembre ha raccolto 32 partite consecutive (contando anche quelle con l’Italia), rappresenta una splendida eccezione, per il Napoli è un vanto e per Spalletti un lusso. Domani, a Bologna, dopo centoventi minuti in campo con la Fiorentina in Coppa Italia, tornerà a correre con la solita lucidità che altri, a certi ritmi, rischierebbero di smarrire.
PRIMATO.
All’alba di questo weekend di calcio, appena cominciato, Di Lorenzo era al primo posto in Europa – nei cinque principali campionati – per minuti giocati: 2550 in 28 partite, gli stessi del tedesco Knoche, difensore dell’Union Berlino, in campo ieri per altri 90′ e dunque al momento primo da solo in attesa della partita di domani. In questa speciale classifica, dove Ibanez della Roma è al quarto posto, trova spazio anche Elmas, sempre in campo (28 presenze, come Di Lorenzo) ma per un totale di 1554 minuti. È questa la grande differenza tra Di Lorenzo e gli altri: lui gioca sempre e le gioca tutte, fino alla fine, e raramente accusa stanchezza. Per abitudine ha smesso di guardare la lavagnetta perché il suo numero, al momento dei cambi, non compare mai.
Fonte: Fabio Tarantino (Cds)