A fare le carte al campionato ci pensa il campione del mondo Marco Tardelli che prova a mettere un poco di ordine dopo i risultati e le prestazioni alterne delle big impegnate in settimana.
Ovvero? «Sconfitte come quelle di giovedì sera rientrano nell’ordine delle cose che possono capitare. Perché questa è una stagione stressante per le tante partite che si giocano, per la pandemia e per gli impegni con le nazionali. Ecco perché può capitare il bello e il brutto. Non c’è da stupirsi di cambiamenti e di risultati clamorosi anche a distanza di tre giorni. Prendiamo la Fiorentina: lunedì sera era stata battuta malamente dal Torino e giovedì è venuta a Napoli e ha fatto una partita sontuosa, praticamente perfetta».
Quindi anche per il Napoli non c’è rischio di un contraccolpo psicologico dopo il ko di Coppa? «Non penso proprio, anche perché con le partite che si giocano una dopo l’altra non danno il tempo per ripensare alle gare passate. Si va avanti».
E Spalletti? «Luciano deve far valere la sua esperienza e riuscire a gestire i momenti difficili. Bisogna dargli piena fiducia, perché le qualità non gli mancano affatto».
Fino ad oggi quanto si è visto di Spalletti? «La sua mano si vede sempre perché è un allenatore bravo, competente e conosce bene il calcio italiano. Sa perfettamente come mettere i giocatori nel loro ruolo».
Insomma, lei è fiducioso. «Il percorso del Napoli fin qui parla chiaro: Spalletti è l’uomo che può riportare il Napoli in Champions, merita fiducia perché è un allenatore con la A maiuscola».
E allora cosa sta mancando al Napoli per avere continuità di risultati? «Fino a oggi ha dovuto fare i conti con una rosa un po’ corta tra pandemia e Coppa d’Africa, ma questo è il periodo più brutto. Superato il mese di gennaio la strada sarà in discesa».
Quindi il Napoli può rientrare anche nella lotta per lo scudetto? «Al momento per me solo il Milan può insidiare l’Inter, perché sono due anni che gioca bene e vince. Ma resto dell’idea che i nerazzurri siano ancora i favoriti per il titolo».
Perché? «L’Inter sta giocando meglio di tutti e mi diverte. Alla pari di quelli dell’Atalanta i nerazzurri, poi, hanno grande carica e sempre il sorriso sulle labbra. Infine, hanno una rosa forte e non hanno avuto cali».
E la Juventus? «Ha perso il sorriso. E il problema principale è che mancano giocatori chiave un po’ ovunque. Spesso la squadra vinceva con colpo di Ronaldo».
Veniamo ai singoli del Napoli: chi le piace di più? «Il Napoli è un collettivo e così sta giocando oramai da tempo. Ci sono tanti giocatori chiave e a me piace molto Politano. Poi ovviamente Mertens, che è un giocatore fondamentale alla pari di Osimhen che fa la differenza là davanti. Poi è chiaro: quando ti mancano quelli lì si fa fatica. Penso anche a Fabian Ruiz: con il suo rientro il Napoli ritroverà qualità e tempi che sono mancati senza di lui. Quando ti mancano i giocatori di qualità, ti manca sempre qualcosa di importante».
B. Majorano (Il Mattino)