Il mercato, i trasferimenti, la managerialità. Tutto diventa spesso e non è sempre un bene, un affare di famiglia. L’altro giorno è stata la volta di Roberto Insigne che ha commentato la decisione del fratello Lorenzo, capitano del Napoli, di proseguire la sua carriera in Canada, a Toronto ed ha affermato: «Però dico solo una cosa: non è stata colpa sua». Passando “la pallina” del colpevole a qualcun altro, come se dovesse, per forza, esserci una colpa. E lui è diventato una sorta di “parente invadente”. Non è di certo la prima volta. Dopo l’addio di Gonzalo Higuain nell’estate del 2016, a prendersi buona parte dei riflettori è stato Nicolas, fratello del Pipita e suo agente, che più volte è tornato a parlare del trasferimento alla Juventus e delle tante polemiche che ne sono conseguite. E, a proposito di colpe, Higuain dopo un gol con la Juve al San Paolo indicò De Laurentiis in tribuna mentre i tifosi lo insultavano: «È colpa tua». Ancor prima la mamma del Matador Cavani. La signora Berta ha provato più volte a convincere suo figlio a un clamoroso ritorno al Napoli. Ma nonostante il desiderio della mamma, Cavani a Napoli non si è mai più rivisto: nemmeno in vacanza.
Il Mattino