Il rammarico più grande di Luciano Spalletti è quello di essere usciti sul più bello ora che si stanno recuperando i giocatori dal Covid: «Peccato perché, già a partire dall’Atalanta ai quarti, avremmo potuto gestire le prossime partite in modo diverso coi tanti recuperi».
Il Napoli saluta la Coppa Italia agli ottavi e lo fa al termine di una gara infinita: «In campo c’erano giocatori che avevano giocato tre giorni fa, in nove era dura, ma dovevamo sfruttare meglio il periodo in cui eravamo noi in vantaggio di un uomo».
L’arbitro ha inciso, secondo Spalletti, solo in parte, relativamente: «Il rosso a Lozano c’era, ma mi chiedo: il primo giallo di Fabian vale quello del fallo di Duncan?».
Si volta pagina e in vista di lunedì si prenoterà un posto in più per il viaggio verso Bologna: «Osimhen verrà con noi, poi valuteremo come e quando utilizzarlo».
FATICA.
Il Napoli in campo ogni tre giorni ha pagato dazio con la Fiorentina ma solo in nove e durante i supplementari: «Non riesco a trovare note positive, era complicato gestire le assenze, abbiamo giocato tante partite e l’emergenza ci ha condizionato. Chi era in campo aveva giocato tre giorni fa e anche chi rientrava era fermo da dieci giorni. Lo stesso varrà per le prossime partite. Aver tirato lungo nel minutaggio – l’analisi di Spalletti a fine partita – ci sta creando qualche problema».
Eppure, spiega l’allenatore, c’è stato un momento in cui il Napoli avrebbe potuto vincerla: «Dovevamo gestirla meglio quando eravamo in superiorità numerica, quindi sull’uno a uno e anche quando sono passati in vantaggio loro».
EMERGENZA.
Spalletti racconta, nel dettaglio, cosa non ha funzionato, dov’è mancato il Napoli: «Non siamo riusciti a pressare la Fiorentina come avremmo voluto e non siamo stati cattivi nel direzionare la partita dalla nostra parte quando potevamo ancora farlo. Loro l’hanno gestita bene e poi hanno trovato il gol grazie ad un episodio. Ma, ripeto, oltre ogni analisi, il problema viene da un limite di condizione fisica perché molti hanno tirato la carretta e ora hanno difficoltà nel recuperare. Siamo dispiaciuti – ha proseguito l’allenatore del Napoli – quando i giocatori lottano meriterebbero di essere premiati, invece siamo usciti e nei prossimi turni l’avremmo potuta gestire in modo diverso coi tanti recuperi».
EPISODI.
L’arbitro ha inciso? Spalletti non cerca alibi: «Lozano mette il piede perché non riesce a toccare la palla, poi cerca di toglierlo e di ammorbidire l’intervento, ma il rosso può starci. Piuttosto mi chiedo: il primo giallo di Fabian ha lo stesso valore del giallo di Duncan? Detto questo, noi dobbiamo pensare a quello che possiamo fare e non a quello che gli altri possono fare per noi».
Spalletti promuove Tuanzebe alla prima da titolare: «E’ stato bravo, inserirsi subito in una linea difensiva non è mai facile. Ha fatto quello che ci aspettavamo da lui».
Lunedì c’è il Bologna: «Il problema è che chi torna non ha tempo di recuperare e non potrà fare una partita di livello pressando di continuo. Con noi verrà anche Osimhen, poi ci sarà da valutare come usare correttamente la sua disponibilità e la sua condizione fisica».
TERZO GOL
Petagna s’è ripetuto, ma stavolta è una rete amara: «In dieci siamo riusciti a resistere, ma in nove era veramente difficile tenere il campo e fare più di quello che abbiamo fatto. Peccato, volevamo superare il turno – le sue parole -, serviva maggiore cinismo nelle occasioni create. Giocare altre partite di Coppa Italia ci avrebbe fatto bene, ora testa a Bologna e Salernitana, vogliamo sei punti, bisogna riscattarsi subito. Gol? Sono contento, quando giochi dall’inizio è più facile, hai più opportunità».
Fonte: F. Tarantino (CdS)