Anche al Maradona si torna a sorridere. Dopo le tre sconfitte di fine 2021, il Napoli ritrova la vittoria in una partita senza particolari sofferenze. La Sampdoria, infatti, ci prova poco e tira ancora meno. Gli azzurri, invece, sono decisi, mentalizzati su una vittoria che Spalletti (rientrato last minute da Covid) voleva fortemente dopo il bel pareggio dello Stadium contro la Juventus. Brilla la coppia offensiva Mertens-Petagna, con l’italiano che segna un gol bello e decisivo dimostrando di meritare ancora il posto di attaccante titolare in attesa di Osimhen. Confermano la grande intesa anche i due centrali (Rrahmani e Juan Jesus) sempre decisivi, sempre puntuali su ogni avversario che capita dalle loro parti.
OSPINA 6
I veri nemici della serata non sono Gabbiadini e Quagliarella, ma la pioggia battente e il freddo pungente. Per il resto dalle sue parti si vive una partita di sostanziale relax. Avrebbe certamente preferito un bel sole caldo e magari un leggero venticello per non sudare troppo.
DI LORENZO 6,5
Sul binario di destra il treno Di Lorenzo sale e scende con la puntualità e la decisione che lo contraddistingue da tempo. Stasera, però, non è costretto a fare gli straordinari e per una volta può tirare un po’ il fiato. Il problema è che lui a fare il compitino non ci sta e qualche sgasata se la concede sempre.
RRAHMANI 6,5
Nella lunga rosa di aggettivi che gli si potevano accostare prima del suo arrivo a Napoli, difficilmente si sarebbe pensato a quello di leader. Eppure adesso è proprio lui a comandare la difesa, a prendere tutti per mano e a portare a spasso gli attaccanti avversari. A momenti non segna un eurogol dalla distanza.
JUAN JESUS 6,5
Difensore di peso, e nel suo caso non si tratta di una critica alla forma fisica, anzi. Il brasiliano è diventato preziosissimo nella linea azzurra perché chiunque passi dalle sue parti sa che trascorrerà una serata difficile. Contro la Samp segna anche un bel gol di testa, ma viene tradito da un’unghia del piede in offside.
GHOULAM 6
Altri 80 minuti che si vanno ad aggiungere agli oltre 90 dello Stadium: sempre sul pezzo, sempre attento, sempre utile alla causa. Insomma, i fantasmi sono alle spalle e questa sì che è una buona notizia per lui così come per il Napoli. Nel finale cala e Spalletti lo richiama in panca.
LOBOTKA 6,5
Un po’ mediano, un po’ regista: un giocatore completo. Il Napoli di Spalletti ha trovato nello slovacco l’uomo d’ordine che alza e abbassa il ritmo a proprio piacimento. Personalità da vendere, e visione di gioco sempre a 360 gradi: tra aperture e imbucate per i compagni.
DEMME 6
Solito metronomo. Piccoli passi, grandi giocate. Non è il tipo che tende a rubare l’occhio con il colpo a effetto, ma la sostanza in mezzo al campo non manca mai. Preciso nei disimpegni, lucidissimo nelle verticalizzazioni. Quando c’è da offendere si fa sempre trovare a supporto degli attaccanti.
ELMAS 6
Largo a destra in un ruolo che non è troppo suo. E infatti il contributo è decisamente al di sotto delle ultime apparizioni. Attenzione, l’impegno non manca, ma qualche guizzo e qualche giocata di qualità potevano essere gestiti meglio. Anche quando emigra a sinistra le cose non spiccano il volo.
MERTENS 6,5
Con quei piedi che si ritrova, l’attaccante che gli gioca d’avanti vive sempre serate di grande gioia. Perché Dries è capace di imbucare il pallone dove vuole mettendo il compagno di reparto nella condizione migliore per fare centro. Più lontano dalla porta gli manca il gol, ma per una sera ci può stare.
INSIGNE 6
Mezzora davanti al suo pubblico. Mezzora per provare a fare gol e ripagare i napoletani degli applausi che arrivano dalle tribune. Mezzora, punto. Perché poi un fastidio all’adduttore della coscia lo costringe a tornare in panchina. Non esattamente il tipo di serata che avrebbe voluto vivere.
PETAGNA 7,5
Il verissimo nove. Si piazza al centro dell’attacco e non si fa smuovere nemmeno da un carrarmato. Alla faccia della stazza, tira fuori un gol da farfallina: rovesciata e palla all’incrocio. Come se non bastasse, lotta come un leone su tutto il fronte d’attacco e non spreca una giocata.
POLITANO 6,5
Dentro per sostituire Insigne e tenere alta la pressione del Napoli sui terzini della Sampdoria. Prova a far saltare il banco con un cross geniale sulla testa di Juan Jesus, ma la prodezza viene vanificata dal Var. Nella ripresa sprinta a tutta fascia e con un paio di conclusioni sfiora il gol del raddoppio.
TUANZEBE SV
Buona la prima. Perché l’esordio al Maradona poteva comunque riservare un brivido lungo la schiena. E invece Axel si presenta con personalità e attenzione, si piazza al fianco di Rrahmani e nel finale contribuisce a tenere lontani i piccolissimi pericoli che la Sampdoria prova a portare alla difesa azzurra.
FABIAN RUIZ SV
La vera notizia è che sia tornato. Spalletti lo sbrina nel finale per fargli ritrovare un briciolo di confidenza con il terreno di gioco. Non è che lui debba poi fare chissà cosa, si limita a un paio di palleggi con i compagni e qualche corsetta: la cura minia e indispensabile in vista dei prossimi impegni che non saranno altrettanto lievi.
SPALLETTI 6,5
Ritorna in panchina dopo il Covid e da lì, a due passi dai suoi ragazzi, spinge la squadra con forza. La coppia Mertens-Petagna lì davanti funziona, con il belga che ispira e l’italiano che conclude. Convince meno la scelta di Elmas a destra, ma le opzioni sono talmente limitate che diventa difficile trovare alternative valide. Ha il grande merito di aver riabilitato Ghoulam, Lobotka e Rrahmani.
B. Majorano (Il Mattino)