È proprio cosi, in un senso e nell’altro: «Questo è un giorno storico». Lo è per Bill Manning, che alle 17 italiane, via zoom, annuncia ciò che Lorenzo Insigne ha detto due ore prima («ciao, volevo salutare tutti i tifosi del Toronto») e lo per Napoli che scopre quanto già sa da un bel po’, da quando cioè le voci dal Canada si sono trasformati in echi assordanti e il «tiraggiro» si è andato a posare nella Mls. È superfluo, e sarebbe pure irrispettoso nei confronti degli americani, cosa possa spingere un talento di (appena) 31 anni a uscire dal calcio che conta, a rinunciare alle emozioni prepotenti di quel macro universo – Napoli, l’Italia, la Champions, l’Europeo – che gli apparterranno sino al 30 giugno, ma l’espressione di Bill Manning racconta il momento, che non è enfasi ma stupore per essersi regalato una favola: «Un momento emozionante per il nostro club. Lorenzo è un attaccante di livello mondiale, nel pieno della sua carriera. È stato campione d’Europa con l’Italia e si è esibito sui più grandi palcoscenici durante la sua carriera con il Napoli. Lorenzo ha il talento giusto per cambiare le cose. Gioca con gioia e con passione e i nostri tifosi lo adoreranno». E quelli del Napoli, of course, si spaccheranno, perché così va la vita adesso, dinnanzi a una scelta divisiva, un quadriennio contrattuale da mille e una notte, 7 milioni e 750mila euro con bonus da aggiungere, e un sorriso stirato che nel video di presentazione l’accompagna nelle sue poche battute: «Sono contento con questa nuova avventura. Volevo ringraziare la società. Ci vediamo a luglio. All for one». Applauso, un coro fuori campo in napoletano, e poi tutti per uno e chiunque, a Toronto, per Insigne, al quale il benvenuto lo dà il presidente d’una società che ha deciso di rompere gli indugi e darsi un tono: «Da qui a inizio stagione faremo altro e ci completeremo. Qui ci sono stati molti calciatori forti, ma uno come Insigne, nel pieno della carriera, non lo abbiamo ancora visto. Era arrivato il momento di tesserare una superstar e Insigne resterà con noi per le prossime quattro stagioni». E Napoli rientrerà nei ricordi, da arricchire in questo quadrimestre in cui qualcosa da conquistare ancora c’è.
Fonte: A. Giordano (CdS)