Il Napoli è “Osimhen-dipendente”, ma non è una malattia

Victor Osimhen è ancora positivo, e dalla Nigeria per ora non ci sono segnali di ritorno, anche se Spalletti lo aspetta e spera di poterlo arruolare per la prossima settimana. “A dicembre la squadra di Spalletti ha perso quattro volte, tre in campionato e una in Europa League. Cinque, se si aggiunte il ko con l’Inter con il gigante nigeriano andato ko dopo appena 10 minuti della ripresa. I numeri sono spietati, il dato è inequivocabile: il Napoli è Osimhen-dipendente. Non è una malattia. È l’attaccante la soluzione di ogni enigma, lo spartiacque tra quello di bello che è successo e quello che adesso non succede più. Dal paradiso all’inferno. Anche se il gol di Mertens e il pareggio di Torino contro la Juve al termine di una prestazione di grande personalità, costituiscono un importante punto di ripartenza. Ma Osimhen continua a rappresentare il punto fermo del Napoli spallettiano. Con lui in campo da titolare in serie A sono arrivate 18 vittorie, 5 pareggi e solo 2 sconfitte. Per capire il peso specifico della sua presenza in campo, basta vedere cosa succede quando Osimhen non c’è, oppure parte dalla panchina: ecco, in quel caso, il cammino del Napoli diventa modesto, quasi da centro classifica. In 32 partite di campionato le sconfitte senza Victor titolare sono state ben 11. Esistono, dunque, due Napoli. Come quando si è fatto male alla spalla, un anno fa: per 62 giorni è stato assente e poi quando è tornato lo ha fatto, ovviamente, senza partire a razzo. Ebbene, in quei quasi tre mesi, il Napoli ha perso 7 volte in serie A. E solo in una circostanza, a Bergamo con l’Atalanta, Osimhen ha giocato 90 minuti”.

Il Mattino

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