Come riportato da Calcio&Finanza, il Napoli chiude il bilancio al 30 giugno 2021 in rosso.
L’esercizio si chiude con un rosso di 58,94 milioni di euro. I ricavi, plusvalenze comprese, sono pari a 228 milioni di euro: si tratta di un calo del 17% rispetto al bilancio dell’anno precedente (274,7 milioni).
Analizzando le voci principali, si nota che i ricavi da diritti tv sono in crescita: passano dai 121,2 milioni del 2019-20 a 123,6 (100,4 dalla Serie A e 17,8 milioni dalle competizioni Uefa. Risultano invece dimezzate le plusvalenze, che scendono a 48,8 milioni di euro, con i ricavi da stadio a 39mila euro e sponsorizzazioni e proventi commerciali per 38,6 milioni.
Per quanto riguarda i costi, sono di 306,6 milioni, leggermente in crescita rispetto al 2019-20, quando erano 294,8 milioni: un aumento dettato dalla crescita per il personale tesserato (152,2 milioni di euro contro i 138,5 dell’anno precedente. Il “totale oneri da gestione calciatori” pesa per l’87,69% dei costi complessivi. In particolare, fa notare Calcio e Finanza, i compensi dei calciatori aumentano di 22 milioni rispetto al 2019-20: 134,7 milioni. Calano, invece, quelli per gli allenatori, che passano da 6,4 milioni del 2019-20 ai 3,4 milioni del 2020-21.
I debiti complessivi sono 254,7 milioni, in crescita rispetto ai 245,6 dell’anno precedente: la voce principale è quella nei confronti di club nazionali, esteri e contributi di solidarietà Fifa (128,3 milioni). Non sono invece presenti debiti finanziari, ovvero verso banche e/o obbligazionisti.
Il patrimonio netto, infine, rimane positivo: 140,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 126,5 milioni del 30 giugno 2020, grazie ad un’operazione contabile realizzata nel corso dell’esercizio.
Fonte IlNapolista