Altro che partita fantasma. Juventus-Napoli è stata una partita bella, divertente e giocata su livelli di intensità altissimi. Paura Covid, assenze, squalifiche e infortuni passano rapidamente in secondo piano, soprattutto per quello che ha fatto vedere Spalletti, che da casa ha telecomandato un Napoli spregiudicato e dalla personalità spiccatissima. Spunti fondamentali in ordine sparso: Spalletti ritrova un giocatore preziosissimo come Ghoulam, Rrahmani e Juan Jesus dimostrano di non essere affatto una coppia di difensori di riserva e Insigne non ha per niente la testa in Canada. E poi Mertens: l’attaccante che la butta dentro quando serve. Ci sarebbe da citare anche Di Lorenzo, ma che il terzino sia tra i migliori oramai non fa quasi più notizia.
6,5 Ospina
Poche parate, certo, ma che parate. Il classico portiere che fa la differenza quando deve farla. Come da copione, poi, innesca sempre la manovra velocemente per portare subito la palla nella metà campo avversaria. Un solo brivido, quando nella ripresa si accascia per un fastidio fisico: falso allarme.
7 Di Lorenzo
Su quella fascia è uno sfida tutta italiana: Di Lorenzo contro Chiesa, ma anche Chiesa contro Di Lorenzo. Sì, perché il terzino azzurro non si occupa solo della fase difensiva, e all’occorrenza si trasforma in ala aggiunta. Si sbatte per tutta la partita e non ha mai paura negli uno contro uno. Prezioso a tutto campo.
6,5 Rrahmani
Giocasse sempre contro la Juventus, sarebbe il nuovo Koulibaly. Sì, perché contro i bianconeri vive sempre serate da sogno. Un muro praticamente perfetto per tenere i pericoli alla larga dalla porta di Ospina. Perentorio nelle chiusure, sfortunato nella deviazione con la quale serve Chiesa.
6 Juan Jesus
Il primo operaio di forza accanto a Rrahmani nella costruzione del muro difensivo. Non tira mai indietro la gamba e all’occorrenza aiuta anche i centrocampisti nella fase di impostazione. Nel finale rischia di combinarla grossa con un falletto ingenuo al limite dell’area di rigore, ma Dybala lo grazia.
6,5 Ghoulam
L’ultima partita da titolare l’aveva giocata il 7 marzo 2021: praticamente un’era geologica fa. E infatti qualche movimento è ancora da rodare, soprattutto nello scatto dove Cuadrado lo scherza più volte. L’impegno, però, è encomiabile e quando c’è da metterci il fisico non si tira mai indietro.
6,5 Demme
Regista aggiunto, trequartista aggiunto. Perché dove serve c’è. Zielinski se lo ritrova accanto quando c’è da attaccare, Rrahmani se lo vede comparire quando c’è da difendere. Non spreca un solo pallone ed è sempre molto lucido nelle ripartenze.
6 Lobotka
Il cuore del centrocampo del Napoli batte al tempo delle giocate dello slovacco. È un regista di personalità, che non ha paura nemmeno della «bolgia» dello Stadium: si abbassa sulla linea dei difensori per prendere la palla e sa sempre cosa farne. Sfortunato con la deviazione su Chiesa.
6,5 Politano
Prezioso, anzi preziosissimo, in occasione dell’1-0 azzurro, perché con un movimento non banale manda in bambola Alex Sandro e apre l’autostrada per l’arrivo di Mertens. Parte largo a destra, ma si accentra spesso e volentieri, per la gioia di Di Lorenzo che va ad occupare lo spazio.
6,5 Zielinski
Gioca, non gioca, anzi gioca. E per fortuna, avrà pensato tutto il popolo di fede azzurra. Perché il contributo tra le linee del polacco è fondamentale per gli equilibri offensivi della squadra di Spalletti. Con uno dei suoi cavalli di battaglia – il tiro da fuori – impegna SzczÄsny nel primo tempo.
6,5 Insigne
Quel lancio lì, da sinistra a destra, lo potrebbe fare anche occhi chiusi, e infatti anche l’apertura per Politano è praticamente perfetta. Accende la miccia in occasione del gol del vantaggio, ma non solo: capisce che Ghoulam non è quello dei tempi d’oro e lo supporta costantemente nelle chiusure difensive.
6,5 Mertens
Una sigla tv degli anni ‘90 faceva così: «Tanto ha ragione chi fa gol». E quindi anche Mertens ha ragione eccome, perché il destro con il quale spedisce il pallone in rete non lascia spazio ad altri giri di parole. Il gol, che già basterebbe, va a impreziosire una prestazione condita da tanto impegno e qualche buon guizzo.
6 Elmas
Dentro per far respirare un po’ Politano che aveva speso tanto, si piazza sulla corsia di destra nel momento di massima sofferenza fisica del Napoli. La benzina dei compagni è quasi a riserva e a lui tocca cantare e portare le croce. Compito svolto senza apprensioni e con grande qualità.
sv Petagna
Nel finale gli tocca fare il totem. Deve stare lì davanti per calamitare quanti più palloni vaganti possibile. Ci mette il consueto grande impegno unito a quello spirito di sacrificio che non lo abbandona mai. Nessuna occasione per fare l’attaccante vero, ma poco importa.
sv Zanoli
Se Spalletti decide di mandarti in campo a 5 minuti dalla fine di una partita delicata come Juventus-Napoli, vuol dire che personalità e qualità non ti mancano. Bell’attestato di stima per questo ragazzo che ha compiuto 21 anni appena qualche mese fa.
6,5 Spalletti
In panchina siede il suo vice, Domeninichini, ma la mano di Spalletti si vede tutta. Alla faccia di infortuni, squalifiche, Covid e assenze per la coppa d’Africa, presenta un Napoli bello e arrembante, che non ha paura della Juventus e dello Stadium. Per altro anche la condizione atletica è molto buona e le risposte delle «riserve» sono molto incoraggianti in vista del futuro della stagione ancora così lunga.
B. Maiorano (Il Mattino)