Il grande esodo è cominciato. E per Aurelio De Laurentiis (ma anche per le casse del Napoli in tutta onestà) non poteva esserci notizia migliore. Lorenzo Insigne sarà solo il primo di una lista lunga o quantomeno importante. Una storia cominciata tanti mesi fa, una telenovela che aveva i contorni sfumati dalla scorsa estate. Già nel ritiro di Castel di Sangro era stata chiara la volontà della società: se Insigne vuole restare con noi, lo farà alle nostre condizioni. Ma l’offerta da 3,5 netti all’anno (più bonus difficilmente raggiungibili) non ha mai convinto nessuno, critica e tifosi. Figurarsi il calciatore che fino a giugno ne guadagnerà 4,5. Con il suo addio il Napoli risparmierà 8,5 milioni lordi a stagione, esattamente la stessa che si risparmierà per Dries Mertens: anche il belga è all’ultimo anno di contratto, il club azzurro avrebbe una opzione per il rinnovo annuale ma che non verrà utilizzata. La permanenza – se dovesse esserci – sarebbe a cifre molto più basse. E per questo resta un’ipotesi complicata. Il primo tassello, in realtà, è stato già salutato qualche settimana fa: Kostas Manolas pesava sulle casse del Napoli circa 7,5 milioni all’anno lordi, una cifra insostenibile per il club per un calciatore nemmeno più titolare. La difesa saluterà a fine stagione anche Faouzi Ghoulam e i suoi 4,5 milioni lordi all’anno così come Kevin Malcuit che resta tra i meno pagati della rosa ma arriva comunque a percepire 1,5 milioni lordi dal club per stagione. In scadenza ci sarebbe anche David Ospina: 2,5 i milioni lordi che il Napoli paga per il portiere colombiano, l’unico della lunga schiera degli azzurri in scadenza che potrebbe anche restare in città. Se tutte le operazioni in uscita dovessero concretizzarsi, il taglio del monte ingaggi del club sarebbe esemplare: il Napoli eliminerebbe dalle spese circa 36 milioni di euro, passando dagli oltre 100 milioni di oggi a 65 milioni circa. Con questo monte ingaggi, il club azzurro sarebbe dietro tutte le big del campionato: Juve e Inter, Milan e Roma, anche Lazio. Chiaramente gli eventuali nuovi arrivi del mercato estivo alzeranno la soglia di spesa ma l’obiettivo di De Laurentiis sarà perseguito. Il patron azzurro spera di centrare il prossimo anno la qualificazione Champions che permetterebbe al club di rifiatare e investire cifre importanti: ma dopo tre anni senza il maggiore torneo europeo per club e con il calcio post Covid che continua a vacillare, un taglio netto col passato sembra essere l’unica strada possibile. G. Arpaia (Mattino.it)