Gianello: “Il mio Napoli aveva fame di vincere, questo Napoli no”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Matteo Gianello, ex portiere del Napoli.
Su Juve-Napoli di domani
“Mai banali, sempre molto sentite, non solo dalla tifoseria ma anche da noi in campo. Li affrontai in Serie B, anche lì fu lo stesso. E’ stata un’annata indimenticabile, ebbe una visibilità maggiore rispetto al solito. All’andata ha vinto meritatamente il Napoli, ora la Juve si è ripresa, ma è una partita ‘da tripla’, mai scontata. Ora c’è la questione Covid dopo le vacanze”.
Sulle similitudini della sua squadra con il Napoli attuale
“Indimenticabili, la maglia è pesante e ti ritrovavi a fare partite con squadre pluri-decorate. La scalata che abbiamo fatto è di una squadra che aveva voglia di lottare l’uno per l’altro: i risultati che abbiamo ottenuto sono dovuti anche a questo. Poi il Napoli è cresciuto, con acquisti importanti come Higuain. Quando arrivi in città respiri un’aria diversa rispetto a quella delle altre”.
Sul mancato attaccamento della maglia dei calciatori attuali
“Sicuramente il mio Napoli le partite importanti non le sbagliava. Aveva fame di vincere, voleva arrivare, avevamo la sensazione che certi match non li avremmo sbagliati. Adesso in certe partite è mancata questa voglia, avevamo i sudamericani come Lavezzi che voleva affermarsi anche in Italia”.
Sull’alternanza dei portieri tra Meret ed Ospina
“Sicuramente Ospina ha l’esperienza di tantissimi campionati, ha giocato anche in Premier ed è titolare nella propria Nazionale. Prediligo Meret in quanto italiano, ma tanto di cappello per i numeri di Ospina. Il primo è partito titolare, poi il suo infortunio ha fatto cambiare tutto. Ora Ospina dà garanzie, è giusto che giochi lui”.
Sulla situazione riguardante Insigne
“Bisogna entrare dentro la questione, ma io da esterno mi dispiace che un altro napoletano, una bandiera, vada via. Ridimensionamento? No, il Napoli vuole stare lì sopra. Dispiace che il capitano vada via, come accadde in passato con Cannavaro o Hamsik. Il Dio denaro ha la meglio, ma sono questioni private”.
Sulla possibilità della Juventus di investire su un portiere
“Ha una difficoltà, come tante squadre. Prende giocatori a parametro zero con ingaggi elevati, anche se Szczęsny è abbastanza affidabile. Le squadre che hanno la possibilità di prendere un portiere con un ingaggio del genere hanno solitamente un secondo già pronto. La Juve ha perso un po’ di punti per errori suoi, sotto questo aspetto si è trovata anche a pensare a Donnarumma, secondo me”.

 

 

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