Massimiliano Gallo, direttore de Il Napolista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo, a Punto Nuovo Sport Show. “Insigne voleva restare? Lui ha rifiutato l’offerta del Napoli accettando quella del Toronto. Non ho visto offerte da parte di squadre di prima o seconda fascia. De Laurentiis giustamente gli ha offerto meno e secondo me ha anche sbagliato a proporre il rinnovo. La separazione arriva con due anni di ritardo, sarebbe stata una scelta progettuale, oggi invece è una scelta del giocatore che preferisce giustamente l’aspetto economico. Io sono felice perché è un buon giocatore ma il suo peso specifico è enormemente sopravvalutato. Fosse nato a Genova la discussione sarebbe stata molto più pagata. Insigne non è come Totti, è una forzatura enorme questa che si sta facendo. Se Totti avesse rotto con la Roma a 30 anni questi soldi li avrebbe trovati non dal Toronto. Non possiamo non ragionare sulla destinazione di Insigne. Ha fatto una scelta da ex calciatore. Nei tempi e nei modi quella con Insigne è una scelta simile a quella di Manolas. Finalmente ci liberiamo di Insigne, ci sarà un motivo se nessuna squadra ha deciso di pagare 4 milioni di ingaggio per Insigne. La situazione andava gestita meglio, non con l’addio a gennaio, non con il brindisi nell’hotel. Nel Napoli le cose si gestiscono sempre con le porte aperte e tutti possono guarda. Non è stato carino, così come non lo è stata la vicenda Manolas. Ribadisco: Insigne ha fatto una scelta sbagliata perché così smette di giocare a calcio a 31 anni”.