Almeno una volta nella vita l’abbiamo tentato tutti. Qualcuno l’ha solo sognato, c’è chi ci ha perso nottate e spesso fortune, ancora adesso il “13” milionario ci piace accarezzarlo fosse anche un attimo fuggente. Eppoi tentar la fortuna non nuoce, come si dice e da oggi – precisamente dalle 7 del mattino – si potrà online o in ricevitoria inseguire il famoso Tredici al Totocalcio. Roba d’altri tempi, quello che ti cambia una vita, ti fa scomparire dalla vista di amici e parenti, quello che ti fa impazzire di felicità e scoppiare il cuore. Torna il Totocalcio – che è stato anche 14 fino al 2021 – ed è emozionante come tutte le cose antiche che vengono riscoperte, stavolta a caccia di un nuovo pubblico, più giovane, più evoluto, al passo con i giochi velocissimi di oggi. Nel rispetto delle regole e per contrastare il gioco illegale, cioè evitare che “si possa operare in circuiti che alimentano riciclaggio, illeciti ed economia sommersa”.
E per far questo il Totocalcio si rinnova dalle fondamenta. Il vecchio sistema con le 13 partite già definite si sposava male con tempi che sono profondamente cambiati: Internet, i social, la conoscenza globale del calcio da parte degli utenti, il mondo ha allargato i propri confini e i ragazzi in questo ci hanno messo del loro.
DUE PANNELLI. 1×2, quello non è cambiato. Il 9 gennaio ci sarà la prima schedina vincente, le giocate apriranno oggi per chiudere alle ore 12.15 del 9. La nuova modalità prevede la divisione dei match in palinsesto in due diversi pannelli: nel primo (composto da otto eventi obbligatori) sono inserite le partite più equilibrate, scelte tra quelle in programma tra il sabato pomeriggio e la domenica sera di Serie A ma anche di altri campionati europei. Nel secondo ci sono le partite di cartello (questa settimana 12), o comunque di maggior interesse. Nella schedina di questa settimana, per esempio, compaiono anche match della Liga, della Ligue 1 e della Bundesliga.
SEI TIPOLOGIE. Le modalità di gioco decise dall’Agenzia Dogane e Monopoli per il nuovo Totocalcio prevedono lo svolgimento su sei tipologie di pronostico: oltre al classico “13”, si vincerà anche con 11 partite e a scalare con 9, 7, 5 e 3 incontri. La combinazione tra gli eventi del primo e del secondo pannello dipenderà dal numero complessivo di pronostici scelti: per esempio, una schedina di tre eventi (chiamata la “Formula tre”) sarà composta dai primi due eventi obbligatori nel palinsesto del primo pannello e uno a scelta dal secondo. Così come la “Formula cinque” sarà centrata indovinando i risultati dei primi tre eventi obbligatori del primo pannello e due opzionali del secondo. Stesso meccanismo per azzeccare il 7 (quattro eventi obbligatori e tre opzionali), il 9 (sei e tre) e l’11 (sette e quattro). Per la caccia al 13 andranno pronosticati tutti gli otto incontri del pannello “equilibrato” e cinque a scelta da quello blasonato. In tutti e sei i casi è prevista una sola categoria di vincita e se non c’è nessun vincitore, il meccanismo di accumulo del montepremi è lo stesso del jackpot. Al momento della giocata, ciascun giocatore dovrà scegliere una sola formula alla quale partecipare; non è possibile con la medesima giocata partecipare a più formule di gioco. La giocata minima è di una colonna e quella massima di 8.192 colonne. Il costo di una colonna è di un euro.
RESISTE AL TEMPO. «Nonostante la fortissima concorrenza dei giochi sportivi – le parole del managing director betting di Sisal, Massimo Temperelli – il Totocalcio ha resistito al passare del tempo e oggi è pronto a far rinnamorare gli italiani con una nuova formula. Fare tredici è un’affermazione entrata a far parte del nostro lessico e giocare la schedina è una tradizione per gli affezionati del Totocalcio, che in ricevitoria mettono in scena dei veri e propri riti. Una volta il Totocalcio era l’unico gioco legato al calcio, oggi compete soprattutto con le scommesse. Oggi, con le nuove modalità che lo rendono più semplice e coinvolgente, chissà, magari riuscirà a conquistare anche il pubblico più giovane, che della schedina ha solo sentito parlare ma con cui non si è mai cimentato». Solo un mese fa Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane aveva detto al nostro giornale: «Permettetemi un parallelismo con la storia. Il Totocalcio nacque nel 1946, dopo la Seconda guerra mondiale. E rinasce nel 2022, dopo una pandemia che ci ha portato nel periodo forse peggiore per l’economia mondiale. È una strana coincidenza, ma forse può essere foriera dello stesso straordinario successo che il gioco ebbe 75 anni fa». E anche stavolta, non a caso, sarà una scommessa da vincere.
Francesca Fanelli (CdS)