L’ex grande bomber Giordano ai microfoni del CDS, ha commentato la questione Insigne e presentato la sfida di giovedì 6 Gennaio contro la Juventus:
Rincorrere un pallone era più facile di un pronostico: «Al rientro dopo la sosta ogni partita è un terno al lotto e quindi mi sbilancio in modo semplice: sarà una gara equilibrata». Bruno Giordano, anni 65, segnò a Torino nell’anno del primo scudetto, il Napoli vinse 3-1 all’alba di una stagione, 1986/87, che divenne storica: «Quell’anno già sapevamo di essere forti, ma vincere quella partita fu importante perché aumentò in noi la consapevolezza di potercela giocare al pari delle grandi. Il secondo tempo di Torino fu straordinario».
È vero che avrebbe potuto giocare Juve-Napoli con un’altra maglia? «La Juve mi voleva, andai a casa di Boniperti per parlarne, ebbi la fortuna di salutare l’avvocato Agnelli. Ma l’affare non si concluse, non ci fu accordo e dietro l’angolo c’era il Napoli. Non mi è andata male…»
E giovedì, invece, come andrà a finire? «Mi aspetto una partita equilibrata, dopo la sosta è sempre difficile riprendere, ogni gara è un terno al lotto col rientro dalle vacanze dei giocatori e allenamenti a singhiozzo. E poi in entrambe le squadre ci saranno troppi assenti».
Chi rischia di più? «La Juventus deve assolutamente vincere perché è dietro e deve recuperare. Il Napoli, al momento, si fa preferire, lo dice la classifica, anche se avrà tanti giocatori indisponibili. L’invenzione del singolo potrà fare la differenza».
Giochiamola in anticipo… Il singolo della Juventus su cui puntare? «Direi Dybala se recupera e sta bene, altrimenti Bernardeschi che è l’uomo più in forma per Allegri».
Nel Napoli? «Insigne, perché in questo momento se ne sta parlando anche troppo, oppure Zielinski».
A proposito di Insigne, avrà sentito del Toronto… «Sono spesso a Napoli e avevo già letto di questa possibilità. Insigne è un giocatore importantissimo, tra i migliori nel suo ruolo. Non conosco le dinamiche e non entro nella questione economica, dico solo che il suo addio sarebbe molto doloroso per tutta la Serie A, non solo per il Napoli. Mi auguro una cosa…».
Cosa? «Che lui possa isolarsi da tutto. Non vorrei che alla lunga queste voci possano creare qualche disturbo all’interno della squadra o allo stesso calciatore. Per questo, già a partire da giovedì, mi auguro che Insigne possa fare una grande partita e spero che De Laurentiis possa ripensarci, perché sostituire uno come lui non sarà facile».
C’è il rischio, come molti sostengono, che Insigne possa lentamente ‘scomparire’ dal giro del ct Mancini? «Non credo accadrà nell’immediato. Il Mondiale, qualificazione permettendo, si giocherà tra meno di un anno. Se Insigne si trasferisce a Toronto in estate, non penso dimenticherà come si giochi a calcio in pochi mesi (ride). Potrà tranquillamente essere convocato. Dopo il Mondiale si vedrà».
Osimhen, intanto, non parteciperà alla Coppa d’Africa. «Questa è un’ottima notizia per il Napoli, anche se bisognerà capire come tornerà dalla Nigeria. Spalletti sta facendo il massimo con la rosa attuale, ha saputo valorizzare giocatori prima spariti».
Tuanzebe è in arrivo per sostituire Manolas. «Non lo conosco benissimo, ho visto qualche video, ma ha le caratteristiche per far bene nel nostro campionato. Non dimentichiamo che arriverà in prestito e sarà la prima alternativa ai titolari».
F. Mandarini (CdS)