Così Ciro Ferrara risponde al CDS:
«L’Atalanta, senza voler far del torto a nessuno. Ha ritmo, identità spiccata, un allenatore che mi piace per quello che lascia in ogni calciatore: in ogni partita c’è una atmosfera che sa di Champions creata dal suo modo di giocare. Però il Milan e il Napoli delle prime otto giornate, sono state da applausi».
I club sono di fronte ad una rivoluzione filosofica, si può dire?
«Ormai la discriminante è la qualificazione in Champions League, quei soldi sono irrinunciabili. Mi immagino le chiacchierate progettuali con gli allenatori delle fasce altissime: una volta, gli si chiedeva di vincere; adesso, è sufficiente entrare tra le prime quattro».
La sorpresa?
«Non una, ma quattro: Fiorentina, Bologna, Verona ed Empoli. Per freschezza, esuberanza, intraprendenza, per tante cose messe assieme. Fiorentina e Bologna, in prospettiva, possono persino coltivare ambizioni europee».
Fonte: CdS