A Punto Nuovo Sport Show, Rosario Pastore, giornalista:
”Il bilancio di Spalletti ha avuto azzurro tra ottimo inizio e qualificazione strappata con i denti però ci sono anche delle ombre. Contro avversarie alla nostra portata sono arrivate delle sconfitte. Non ci si può concedere il lusso di perdere in casa. Va bene contro l’Atalanta, ma Empoli e Spezia è grave. Spalletti sembra abbia una sfortuna particolare con i capitani delle sue squadre. Dopo Totti e Icardi, ora deve gestire una situazione Insigne pesantissima. Chi deciderà se farlo giocare o tenerlo da parte? Giocando, inoltre, potrebbe anche essere chiamato traditore con la testa già al Toronto. Il Napoli di questa prima parte di stagione mi ha divertito tanto. Si parla di Atalanta e Fiorentina, ma ho visto un Napoli che faceva divertire, giocare alla grandissima che ricordava tanto la squadra di Sarri. Il lavoro di Spalletti è buono, però sta venendo meno in alcune scelte. Io uno come Mertens non lo toglierei mai dal campo, è di estrema importanza e classe, può decidere la partita in qualsiasi momento. Non avrei tenuto fuori tutto questo tempo Elmas, reduce da un gran periodo di forma. L’allenatore si sente troppo sicuro di sé e spesso questa cosa si rivela fatale. Osimhen è un personaggio molto difficile. Ricordiamo quando venne buttato fuori a inizio stagione, Spalletti fu invitato a far calmare il giocatore. Come tutti i nigeriani lui metterebbe la sua terra prima di tutto. Voleva giocare questa Coppa d’Africa. Fa bene il Napoli a cercare una soluzione ideale ma la FIFA non può consentire che si giochi una competizione così importante in questo periodo. Se guadagnano così tanto è grazie al calcio europeo. Hanno detto di no a disputarla in estate, ma ora si arrivi ad una soluzione in tribunale. Ci sono squadra di gran livello che spendono tanti soldi e si ritrovano senza giocatori. Si poteva organizzare in un periodo non delicato come quello attuale, con il problema Covid che complica tutto. Il Napoli non può non far partire Osimhen per la Nazionale, c’è un regolamento. Difficile anche non mandarlo in ferie. Le società purtroppo su questo non possono intervenire”.