Incredibile. Corsi e ricorsi storici. Luciano Spalletti incappa senza soluzione di continuità nella maledizione del capitano. Alla Roma con Totti e all’Inter con Icardi, anche se vi sono innumerevoli differenze, visto che a Napoli, in merito al caso Insigne, il tecnico è soltanto uno spettatore. In realtà si può senza dubbio dire che lui subisca la situazione. Cosa che accade dall’ inizio, visto che in estate, la telenovela del rinnovo del contratto era già nel pieno. Nonostante tutto, prima di tutto il Napoli. Fermo restando che, in una squadra in cui dalla vigilia della trasferta con l’Inter è successo davvero di tutto tra positivi, infortunati, colpi di testa e di nuca, i tormenti del capitano proprio non ci volevano. Tra l’altro, a differenza dei casi vissuti con Totti alla Roma tra il 2016 e il 2017 e con Icardi all’Inter nella stagione 2018-2019, giova dire che tra Luciano e Lorenzo le cose vanno alla grande.
E adesso, superati il Covid e i problemi fisici che dalla gara con il Sassuolo lo hanno tenuto fuori, Insigne potrà ricominciare ad allenarsi e magari anche giocare con la Juve alla Befana. Fermo restando le valutazioni di Spalletti relative alla forma fisica e a tutto il resto: massimo rispetto per il futuro di Insigne, per carità, ma c’è un presente da costruire che si chiama Napoli. Priorità.
CdS