Tre sconfitte di fila in casa sono un bottino pesante da portarsi dietro, soprattutto durante il Natale di bocce ferme e tante chiacchiera, ma soprattutto sono una sorpresa per chi al Maradona proprio non si aspettava una caduta del genere. Tra questi, anche Marco Parolo, ieri simbolo della Lazio e oggi voce di commento tecnico per Dazn, presente a Fuorigrotta per l’ultima uscita azzurra del 2021. «Non ho visto un cattivo Napoli, però. All’inizio la squadra sembrava rispettare le richieste di Spalletti. Forse, però, non c’era la stessa cattiveria di Milano» – ha detto Parolo, che ai microfoni del Mattino ha sottolineato la poca energia che traspariva dagli azzurri – «I contrasti importanti, quelli che ti possono dare un vantaggio, li vinceva lo Spezia, che ha fatto comunque la sua partita. Questo è stato un segnale, prima ancora del gol capitato». C’è un passaggio, però, che non ha convinto i tifosi del Napoli: la sostituzione di Mertens per far spazio a Petagna all’intervallo. «Con l’uscita di scena di Dries è venuta a mancare la qualità decisiva negli ultimi metri: il Napoli si è ritrovato senza il belga, senza Zielinski, dovendo aggiungere anche le assenze di Insigne, Fabian Ruiz, Osimhen che sono così decisive. Anche io sono rimasto sorpreso. Politano ha provato ad illuminare, la lampadina si è accesa per dieci minuti ma poi hanno sbagliato troppo davanti alla porta». Una tirata d’orecchie, dunque, per Spalletti? «No, perché lui conosce i calciatori meglio di tutti. Ha provato a dare fisicità alla squadra, Petagna aveva fatto bene a Milano ma forse era un contesto diverso. Credo che abbia fatto fin qui un grandissimo lavoro: ha portato a Napoli un’idea nuova e nonostante le difficoltà non ha cambiato strada. Ma è ovvio che se hai così tanti assenti a lungo, poi le difficoltà vengono fuori». Tra i tanti assenti anche Lorenzo Insigne. Prima i guai fisici che lo tormentano, poi il covid a fargli compagnia in questa sosta natalizia, quindi le chiacchiere sul rinnovo. «La decisione sarà di Lorenzo, è un professionista, conoscendolo so che sceglierà nel modo migliore, spero che la piazza possa aiutarlo in ogni caso» – ha aggiunto Parolo, che guarda alla Coppa d’Africa come a un’occasione, più che un ostacolo – «Porterà via quattro giocatori, è vero, ma darà anche spazio ad altri che vorranno mettersi in mostra. I calciatori tengono tanto alle nazionali, è giusto. Da compagno, farei il tifo per loro». Il campionato, però, è tutto fuorché chiuso: «Conosco bene Inzaghi, pensavo gli servisse più tempo per modellare la sua Inter e invece mi sta sorprendendo. Milan e Napoli sembravano irraggiungibili, in un mese è cambiato tutto: questo vuol dire che per vincere il campionato servirà ancora tanto tempo».
Fonte: mattino.it