E come se non bastasse, a Natale il ct Eguavoen lo ha convocato per la Coppa d’Africa in programma in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio: ora la gestione del giocatore è nelle mani della Federcalcio nigeriana anche se i pareri dello staff medico azzurro e del chirurgo saranno negativi. Ovvero: il Napoli può ritenerlo non recuperato ma poi, eventualmente, la Nigeria potrebbe anche ritenere di farlo controllare dal proprio staff e dunque decidere di farlo giocare assumendosi ogni responsabilità. Domani, nel frattempo, è in programma il raduno ad Abuja, la capitale, ma la presenza di Osi è ancora incerta per l’imminente viaggio napoletano. Un grande caos che rischia di diventare un grande caso, certo, ma il club azzurro è in ansia anche per Koulibaly. Forse anche di più, considerando che è reduce da un problema muscolare (distrazione di secondo grado al bicipite femorale sinistro) e dopo le vacanze si unirà direttamente al Senegal: «Siamo ottimisti: potremmo averlo per la prima con lo Zimbabwe il 10 gennaio o per la seconda con la Guinea il 14», ha detto il ct Aliou Cissé. L’ottimismo è il sale della vita, d’accordo, ma la prudenza non è mai troppa: una ricaduta varrebbe un danno enorme per il Napoli, già martoriato dai problemi, e per Kalidou.
Fonte: CdS