L’ex arbitro internazionale Pieri: «Offside, c’è interferenza, è scritto sul regolamento»

Limitare la capacità di giocare liberamente il pallone. Che lo si faccia da dietro (Palomino su Cristante) o sdraiati per terra (Giroud su Juan Jesus) conta per diversificare due episodi della stessa natura. Ne è convinto Tiziano Pieri, ex arbitro internazionale, attuale opinionista di punta (con specializzazione su regolamenti e affini) della Rai. «Per chi ha studiato il regolamento, per chi lo ha applicato in campo come è capitato a me, per chi continua a studiarlo come gli addetti ai lavori, quello di Milano – sia pure sui generis – è un caso abbastanza semplice da leggere». 

La domanda delle domande: come fa ad essere punibile un giocatore (Giroud) che è a terra e si trova sopra un avversario?
«Semplice, limita la capacità di giocare il pallone del difendente, anche solo per la presenza».

Ma il fuorigioco “psicologico” non esiste, e allora come la mettiamo?
«Non c’entra la psicologia, ma la pratica. Juan Jesus è costretto a giocarla in un solo modo, avendo l’uomo addosso. Avversario che si chiama Giroud fra l’altro, ma comunque la sua capacità, la sua libertà di gioco è limitata. Fosse stato da solo avrebbe potuto toccarla e mandarla in angolo, provare a calciarla lontano, magari rialzarsi e giocarla. Con un avversario attaccato, come si fa? Ecco l’interferenza».

Possibile fosse così difficile da leggere?
«Francamente non è un episodio difficile, basterebbe studiare il regolamento: chi lo ha fatto, per professione, per diletto, lo sa».

Si gioca tutto sul termine “interferire”.
«Soprattutto, su cosa significhi interferire. Non serve dire che non muove una gamba per dire che Giroud non interferisce, impatta sulle scelte del difensore di giocare liberamente il pallone. Ma non solo…».

Prego, spieghiamo.
«Molti intendono il termine interferire come limitato solo alla contesa del pallone, interferisce solo se lo gioca. Non è così, la posizione conta, se interferisce – ed uno che è a contatto lo fa sicuro – deve essere punita».

Dunque, giusto annullare.
«E c’era anche fallo prima, forse Massa poteva fischiare quel braccio attorno al corpo di Juan Jesus. Si sarebbe risparmiato le polemiche»

Era successo lo stesso anche sabato a Bergamo.
«Palomino tocca Cristante, gli mette pressione, è più semplice, che poi la tocchi Cristante non significa nulla. A Bergamo l’unico errore è procedurale, Nasca non è stata attento».

Due decisioni uguali in poco più di 24 ore…
«Bravissimi gli arbitri perché il messaggio che passa è quello dell’uniformità. Se c’è, al di là di pareri magari differenti, gli arbitri decidono allo stesso modo, la regola è uguale per tutti. Poi magari bisogna cambiare le regole, se non vanno bene, ma non spetta agli arbitri, bensì all’Ifab».

Dicono: se Giroud è punibile, non è calcio, si va contro lo spirito del gioco.
«Non spetta agli arbitri difendere lo spirito del gioco. Sono le regole che devono supportare lo spirito del gioco, l’arbitro deve solo applicarle. E’ la loro forza». 

Diamo dei meriti?

«A Gianluca Rocchi. Devo far gli i complimenti, ho visto i giovani cambiati, entrare in campo con atteggiamento diverso . Si è vista la mano del leader » . 

E. Pinna (Cds)

 

 

 

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