Marco Rossi, ct dell’Ungheria, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo, a Punto Nuovo Sport Show.
“Nations League? Non credo che possiamo fare scherzi all’Italia. Mi auguro che a marzo gli azzurri regalino a tutti noi una bella soddisfazione. Mancini ha dimostrato di sapere il fatto suo e di avere le carte in regola per portare l’Italia ai Mondiali. Va considerata una cosa che ricordo a chi la dimentica, ovvero che le partite di calcio, qualora ci fosse una sorta di equivalenza nei valori, si risolvono per gli episodi, che spesso possono non essere contro. Agli Europei l’Italia ne ha avuti a favore, come il gol annullato all’Austria per centimetri. Nel girone per la qualificazione ai Mondiali è andata nella maniera inversa. Per fortuna c’è ancora la possibilità di qualificarsi tramite i play-off. L’Italia credo vincerà senza troppi problemi contro la Macedonia ed è superiore al Portogallo. Mancini sta facendo un lavoro importante. Incrociamo le dita e speriamo vada tutto bene. Il mio lavoro con l’Ungheria procede bene. Abbiamo trovato sulla nostra strada l’Albania di Reja che ci ha giocato brutti scherzi. Non abbiamo giocato entrambe benissimo, ma hanno saputo capitalizzare meglio di noi. L’Albania ha giocatori che si trovano in campionato importanti, noi ne abbiamo pochi. Abbiamo fatto il nostro dovere fermando l’Inghilterra a Wembley, dopo 68 anni. L’Ungheria non faceva punti lì dal 1953 con la squadra d’oro. Abbiamo riportato un punto a Budapest, abbiamo battuto la Polonia. Peccato contro l’Albania, avremmo avuto anche noi un posto ai play-off. Sallai è un ragazzo pronto per cimentarsi nei top campionati. È seguito da squadre importanti, è appetito ed ha anche grandi margini di miglioramento. Dal punto di vista mentale è predisposto al miglioramento. Andando in Serie A o in Liga pagherebbe un momento iniziale di adattamento riuscendo poi ad offrire prestazioni di rilievo. Tecnicamente e tatticamente può assolutamente giocare nel campionato italiano. Nonostante sia alto 192 centimetri è anche veloce sul lungo. Negli spazi brevi non è un fulmine di guerra ma lavora di corpo e di piedi. Ha un mancino educato, una buonissima personalità da dietro senza paura ci assumersi rischi. Lo ritengo un giocatore completo. Lui al Napoli? Non so, non ho parlato con nessuno perché non ho contatti con le squadre italiane. Il Napoli ha perso il primato a causa dei tanti infortuni dei maggiori interpreti del suo gioco. Perdere questi calciatori è dura. Nonostante tutto la squadra ha mantenuto dignitosamente il campo. Ho sentito critiche assurde contro l’Empoli, avessero giocato tutta la notte non avrebbero segnato perché la porta avversaria sembrava protetta da qualcosa di straordinario. Peggio di come sta andando dal punto di vista dei contrattempi sembra difficile”.