Mancano ancora due giornate di campionato, prima della sosta, ma ci sono ancora alcune sfide che certamente davvero interessanti. Su tutte domenica sera ci sarà Milan-Napoli, dove un successo farebbe morale e punti in classifica. Di questo, ma anche la questione Insigne e la situazione dei settori giovanili, ilnapolionline.com ha intervistato l’agente Fifa della Universal Group Riccardo Napolitano.
Tu che spesso segui le partite dei settori giovanili, quali le sensazioni e cosa riscontri in generale? “Io sto spesso in prima linea a seguire le partite dei settori giovanili, quindi osservo con molta attenzione le partite e i singoli calciatori. Detto ciò, c’è una mia considerazione che vorrei fare, assumendomi la responsabilità ovviamente. Noto molta più determinazione nei giocatori africani, oppure dal Sudamerica, posti dove c’è la povertà, tanta voglia di sfondare, cosa che non vedo nei calciatori europei. Credo che questo sia un aspetto che nell’ultimo periodo sta venendo fuori. Un altro aspetto i ragazzi prima giocavano per strada, ora anche questo non si vede più. Si deve secondo me far tornare la passione in generale nei ragazzi per questo sport, per poter crescere sotto tutti gli aspetti”.
Domenica mattina si giocherà a Cercola Napoli-Roma. Che squadra è quella giallorossa, per gli azzurrini di Frustalupi? “Non ti nascondo che la Roma allenata da Alberto De Rossi è una vera e propria corazzata. Forte in tutti i reparti, quindi se dovessi dirti quali sono i loro punti deboli, non credo che ne abbiano. Hanno diversi calciatori forti e che possono fare la differenza. Detto ciò, il Napoli ha già dimostrato, escluso contro l’Inter, di potersela giocare contro le big, Juventus, Atalanta e Milan ne sanno qualcosa. Ad inizio stagione si diceva che gli azzurrini avrebbero lottato per non retrocedere, ma la classifica dice altro. Domenica i ragazzi di Frustalupi se la possono giocare, pur sapendo del valore dei giallorossi, ma potrebbe nascere una bella partita”.
Cosa ne pensi del cammino in Italia e in Europa di Empoli e Juventus? “Premesso che in una stagione, ogni partita hanno un rendimento, o andamento strano, compreso per le squadre da te menzionate, vorrei fare alcune precisazioni. L’Empoli è una società davvero molto organizzata, i risultati parlano per loro, notando questo anche con la prima squadra, visto i tanti giovani che stanno venendo fuori. Per quanto concerne la Juventus, è l’unica società che ha nell’Under 23 una squadra che milita in serie C. Così facendo rinunciando alla categoria Under 18 e se fossi nella Figc ci farei un pensierino per gli altri club. Hanno una struttura e sta crescendo di anno in anno. Parlai con un ragazzo della Primavera bianconera e lui mi disse che è una società che punta molto sul sorriso, perché c’è nella struttura anche un mental-coach e anche questo incide nel corso della stagione”.
Tra non molto inizierà la Coppa d’Africa, con le tante polemiche per la questione Covid. Cosa ne pensi in merito? “Credo che come in tutte le cose della vita ci vuole rispetto. Ad esempio ai club che investono tanto per i loro giocatori, pagando gli stipendi regolarmente e farli giocare la Coppa d’Africa, nel bel mezzo del campionato, penso che sia una questione anche di maleducazioni. Come ad esempio lo si fa per Europei e Mondiali, giocando in estate, lo si può fare anche per quest’altra competizione. Ci vuole buonsenso e soprattutto la giusta collaborazione tra le parti, altrimenti rischi di fare peggio”.
Passando al mercato, con la cessione di Manolas all’Olympiacos, che tipo di profilo dovrà prendere il Napoli in difesa? “Il Napoli per me ha fatto bene a cedere Manolas, visto che quando hai un calciatore che sta controvoglia in un ambiente, può essere nocivo per tutti. Sul profilo dico che stanno guardando la Bundesliga, perciò non si esclude che possa venire dalla Germania. Non scarterei di guardare in casa nostra, a livello di Primavera. In quel ruolo c’è un ragazzo che Spalletti ha fatto debuttare in amichevole contro il Benevento (Costanzo), dandogli la fascia di capitano. Anzi ti dico che in quella famosa serata di Napoli-Verona, poteva anche debuttare nel finale, se il risultato fosse stato più rassicurante. Non solo se Davide è già pronto per grandi palcoscenici, però è certamente uno con ampi margini di crescita”.
Domenica sera si giocherà Milan-Napoli. Che gara ti aspetti dal punto di vista tattico? “Io domenica sarà al “Meazza”, perciò prevedo una partita davvero difficile per entrambe le squadre. Ci arrivano con diversi infortuni, sicuramente gli azzurri hanno qualche assenza pesante in più rispetto ai rossoneri. La squadra di Pioli, giocando in casa, avrà un vantaggio ambientale da tenere in considerazione, e li ho visti meglio rispetto agli azzurri. Il Napoli a mio avviso dovrà essere compatto, concedere poco come spazi e giocare di squadra, se vuoi ottenere il massimo. Un pareggio non so a chi gioverebbe, perciò potrebbe venire fuori una bella gara”.
Infine cosa ne pensi della questione Insigne e il rinnovo? “Quello che ti posso dire è che Napoli ti dà, ma al tempo stesso toglie. Nel senso che i vari Lavezzi e Higuain, qui erano considerati degli idoli, poi hanno cambiato e non si sono più ripetuti. Insigne qui sappiamo che ha la giusta visibilità, è stimato, apprezzato, insomma ha tutto per poter far bene. Altrove rischia di essere uno dei tanti e non avrebbe le luci della ribalta. Mi auguro che cura i suoi interessi, trovi la migliore soluzione, per il bene di tutti, ma questa città ti dà tanto, ma se non lo sfrutti al meglio ti toglie con altrettanta velocità”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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