Ormai è qualche anno che si parla delle “ingenti” commissioni dei procuratori dei giocatori, che spesso intralciano i passaggi da un club ad un altro. Oggi il Corriere dello Sport scrive in merito alla riforma della FIFA per regolamentare le suddette commissioni. “La Fifa non fa passi indietro sulle commissioni degli agenti. La riforma più volte annunciata da Infantino e “benedetta” dalla Commissione Europa, è pronta: a gennaio è previsto un ultimo confronto con tutte le parti in causa, comprese alcune associazioni di procuratori, e poi, nel 2022, diventerà effettiva. «Gli agenti fanno parte del sistema – ha detto il capo dell’ufficio legale di Zurigo, Emilio Garcia Silvero – e la Fifa non è contro di loro, ma anzi li ritiene importanti. Il calcio ha però bisogno di più trasparenza e professionalità. Ci stiamo occupando di questa riforma dal 2017 e non abbiamo iniziato certo a lavorarci adesso». Non tutte le associazioni di procuratori hanno accettato i tagli e alcune hanno addirittura rifiutato il confronto. Le critiche più aspre sono arrivate da tre dei più famosi agenti al mondo, Jorge Mendes, Mino Raiola e Jonathan Barnett, che da 2019 hanno formato insieme The Football Forum, da loro definito «un movimento composto da agenti e giocatori per migliorare il calcio». Raiola qualche settimana fa ha sparato a zero contro la Fifa («Le regole sugli agenti sono vergognose») e Barnett ha rincarato la dose. Di risultati però non ne hanno ottenuti visto che ieri Garcia Silvero, pur senza citarli, ha annunciato: «Un gruppo di agenti che ha una certa importanza non è d’accordo con ciò che stiamo facendo. E’ difficile, però, dire che noi non vogliamo confrontarci: sono loro che non accettano il dialogo. Due o tre associazioni di procuratori fanno parte del processo consultivo, altre preferiscono non interagire. Rimaniamo aperti a suggerimenti, ma, ripeto, ci deve essere la volontà di dialogare»”.