È un Napoli che conferma di non aver paura di nulla. Spalletti prepara la gara alzando lo sguardo dritto negli occhi dell’avversario. Lucianone è al settimo cielo. Non nasconde la gioia. «Ci siamo meritati di passare il turno».
Vittoria che pesa anche per il morale in vista del campionato? «Rimette a posto tante cose, sono sicuro che da questa vittoria e da questa prova prenderemo tutti più forza per dimostrare quello che siamo, quanto valiamo. La squadra ha trovato da sola la forza per rialzarsi, dopo essere stati rimontati. E invece anche nelle avversità hanno trovato nuovi stimoli. E le avversità che ci sono capitate non sono poche. La mentalità è da grande squadra».
Elmas è stato il grande protagonista? «Lo chiamano tappabuchi, perché dove hai problemi metti lui e lui si mette a fare sempre la cosa giusta. Era dispiaciuto perché alcune cose non gli erano andate a genio nel primo tempo. E allora gli ho detto che se faceva gol mi sarei sdraiato a terra, mi sono trattenuto fino alla fine ma poi non ho resistito. Come può giocare: Esterno a sinistra, mezzala. Non sa qual è il suo ruolo? Bisogna dire che io lo aiuto a fare confusione. Ma per fare un campionato di livello, quando ti mancano 7 calciatori come ieri sera, se non hai un blocco squadra non ne esci bene come abbiamo fatto col Leicester che aveva una struttura fisica superiore a noi, simile all’Atalanta».
Ha sperato nel primo posto? «Il rigore al 98′ del Legia poteva andare diversamente, ma non dite che sono sfortunato perché non lo sono. Io sono fortunatissimo… quindi con me al massimo fanno pari nel gioco di chi è più fortunato».
Ora arriva l’Empoli? «Dobbiamo essere quelli che esprimono un calcio pari alla nostra qualità. Sennò non troveremo mai una squadra che ci fa vincere una partita».
Il Mattino