Dopo una notte così, attraversata a petto in fuori, ci si può semplicemente lasciare andare per un attimo. Dopo che la sorte è intervenuta ancora in tackle, e pareva dovesse vincerla, non rimane altro che sorridere alla luna e starsene dinnanzi al televisore, per aspettare che l’urna dica cosa diventerà l’Europa League. Dopo un 3-2 da cuore e batticuore, Luciano Spalletti va incontro al suo Napoli e lo abbraccia tutto: perché ci sono giorni in cui è lecito abbandonarsi alle emozioni e metterle persino in pubblico.
A un certo punto, Spalletti, sembrava finita: da 2-0 a 2-2 e fuori anche Lozano. «Quando prendi due gol come li abbiamo presi noi, con tutte le difficoltà che avevamo avuto, ci è sembrato che stesse andando tutto di traverso».
Personalità e carattere sono emersi nelle intemperie. «Abbiamo avuto quella reazione straordinaria nel secondo tempo. Ci voleva il carattere, perché di qualità questa squadra ne ha in abbondanza, e l’abbiamo tirato fuori; tutti, nessuno escluso. Ci abbiamo messo l’anima e io devo fare i complimenti pubblicamente ai ragazzi. Non era facile rialzarsi, dopo aver preso due sberle in faccia ed essersi accorto che anche Lozano era fuori. Non ci siamo rassegnati, mai».
La qualificazione sana il morale. «Ma aver vinto rimette a posto molte cose, perché da questa partita con il Leicester tutti riprenderanno ancora più forza per mostrare in futuro di cosa siano capaci».
Prima, aveva perso anche Politano. «Che avrei voluto mettere. Ma Matteo si è sentito male dopo pranzo. E lui che è reduce anche dal Covid non poteva essere più rischiato. Mi sarebbe servito nella parte finale della gara, mi è stato impossibile. E meno male che Manolas ha dato la propria disponibilità, ha stretto i denti ed ha giocato».
Dai momenti difficili sapete come uscirne. «Nell’ultimo periodo è stata veramente dura e questo riconoscimento ai ragazzi, che resistono, va fatto».
La notte di Elmas cannoniere. «E’ un ragazzo splendido, che si sa adattare a qualsiasi ruolo, sa stare bene da tutte le parti, tira sempre fuori la soluzione giusta. Gli ho detto se vai dentro nel secondo tempo e fai gol mi butto per terra. Ha segnato e ho dovuto farlo. Elmas finora ha giocato 29 partite, tutte le volte che è andato in nazionale ne ha fatte 3 per stage ed è stato sempre titolare: ha più minuti di Di Lorenzo che le ha giocate tutte. Ed il rendimento è stato sempre più che accettabile».
Il calendario resterà fitto, quindi. «Giocare ogni tre giorni è impossibile ma noi volevamo andare avanti e il Napoli mi ha dato soddisfazione. Siamo stati sempre convinti di noi stessi, anche sul 2-2 e sui due gol subiti in situazioni nelle quali potevamo fare altro. Il secondo tempo è stato pieno di voglia, ddi coraggio, di energia e pure di entusiasmo. Ce la siamo meritati, questa qualificazione. E pazienza se il Legia ha sbagliato il rigore all’ultimo secondo».
Fonte: A. Giordano (Cds)