Finora, al Maradona il tetto dei trentamila è stato toccato con l’Atalanta e sfondato con la Lazio, in occasione dell’omaggio al Diego: trentaseimila spettatori, atmosfera magica, curve in grande spolvero e il poker è (stato) servito. Fondamentale anche il lavoro – si fa per dire – registrato sabato con il flipper guidato da Gasperini: il Napoli ha tenuto testa a un avversario super in condizioni d’emergenza, spinto anche dalle ugole dei suoi. Alé. E ora? Beh, domani con il Leicester è fondamentale per la qualificazione e di conseguenza anche per il primo posto nel girone (se lo Spartak non vincerà con il Legia), ma la prevendita è stata fredda: undicimila biglietti venduti, dicevamo. La storia può ancora cambiare, le vendite sono ancora aperte, ma nella migliore delle ipotesi difficilmente si andrà oltre i quindicimila spettatori. Pochi rispetto ai quarantunomila posti della capienza attuale (al 75%) e pochi anche in generale per una squadra che lotta ai vertici d’Italia e d’Europa. L’attenuante? Il giorno feriale, il clima rigido, l’orario un po’ ibrido per chi lavora. Fonte e grafico (CdS)