A luglio è stata inaugurata una mostra fotografica a cura di Yvonne De Rosa, che ha messo insieme ben 149 foto restaurate di Sergio Siano, il fotografo che ha immortalato Diego sul campo di gioco e in quello di allenamento. Un percorso nella memoria collettiva che ha portato alla mente le azioni, le prodezze e i goal del giocatore più forte di tutti i tempi, la sua vita fuori dal campo e la gioia dei napoletani nei giorni di festa per le vittorie.
A Napoli se dici Maradona parte immediatamente un’implicazione di sentimento e di cuore in chi ascolta questa parola magica. In chi ha vissuto quei tempi ma anche in chi ne ha solo sentito parlare.
In questi mesi le persone che hanno visitato la mostra hanno voluto lasciare un messaggio personale a Diego, vere e proprie dichiarazioni d’amore. Un po’ come i catenacci di Ponte Milvio.
La Compagnia Nest, da un’idea di Yvonne De Rosa, curatrice della mostra, che ha raccolto in un archivio tutti questi preziosi commenti di affetto e stima, li ha trasformati in una drammaturgia teatrale che racconta attraverso parole e musica la favola di Diego in questa città.
La storia di Diego è una sorta di lezione magistrale con la quale insegnare il valore sportivo, artistico e sociale del passaggio di un D10S a Napoli. Non senza un aspetto emozionale necessario e inevitabile nel racconto di un uomo che ha cambiato la vita di molti napoletani.
Sul palco i tre attori della Compagnia Nest: Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino e Adriano Pantaleo, coadiuvati dal canto di Emanuele Ammendola che accompagna la messa in scena con il suo contrabbasso. Adattamento drammaturgico a cura di Giuseppe Miale di Mauro.
Fonte: Tuttomercatoweb.com