Il Napoli “trasformato” con Mertens e Zielinski in cattedra

Luciano il trasformista. Occorre fare di necessità virtù e lui ridisegna il Napoli. Inizia con un 3-4-3 con Di Lorenzo abbassato nella linea a tre dei centrali difensivi e l’insolita soluzione Malcuit a tutta fascia sulla destra nel centrocampo a quattro. Ma proprio perché la squadra è disegnata così, in maniera del tutto inedita diventa fondamentale l’apporto dei singoli. Il gancio di Malinovskyi è di quelli che stenderebbero anche il più consumato dei pugili, ma il Napoli non si fa mettere alle corde, anzi. Mertens e Zielinski salgono vertiginosamente in cattedra. Gli servono non uno, ma due tentativi per buttare giù definitivamente la muraglia bergamasca. Il secondo squillo tocca a Mertens e sembra quasi una logica conseguenza di quanto visto fino a quel momento. Un gol bellissimo con una dedica speciale a Maradona. «E alla sua famiglia che quest’anno ha sofferto tanto», ha spiegato Mertens dopo la partita.

 

Il Mattino

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