Spalletti recidivo, stop: poco importa se il tecnico aveva ragione

7 in condotta, o magari dietro la lavagna. È durissima la sentenza del giudice sportivo Mastrandrea nei confronti di Spalletti: due giornate di squalifica. La motivazione: «per avere, al 47′ del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale indirizzando reiteratamente al direttore di gara espressioni gravemente irriguardose; infrazione rilevata da un assistente; recidivo». Ecco. La parola recidivo è come una spina. Poco importa se  quell’applauso a Massa era tutt’altro che ironico e se anche la moviola ha dimostrato che le proteste di Spalletti nella gara con il Sassuolo erano sacrosante: c’era fallo su Rrhamani. Hanno dato fallo di Demme e da quella punizione il Sassuolo ha fatto gol. Il ricorso verrà discusso nella prossima settimana. Ma non solo il Napoli ha da ridire per l’arbitraggio di Pezzuto. Perché anche il Sassuolo ha qualche mal di pancia per il gol annullato a Defrel al 94′. Il dito puntato, però, non è sul direttore di gara quanto piuttosto su chi era al Var, ovvero Nasca.
Il Mattino
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