Osimhen, Insigne, Fabian, Koulibaly, Anguissa, Manolas. E poi ancora Ounas, Lobotka, Demme e Mertens, Meret e Malcuit. Una vera e propria formazione alternativa quella che Luciano Spalletti avrebbe potuto schierare da inizio anno a oggi guardando solo agli infortunati. Sono già 12 fin qui gli azzurri che hanno avuto problemi fisici e che – in un modo o nell’altro – non sono stati a disposizione dell’allenatore toscano nei primi mesi dell’anno. Infortuni che – eccetto quello subito da Victor Osimhen – sono tutti figli di danni muscolari sempre più frequenti a Napoli così come nel resto dei top club in giro per l’Italia e nel mondo. L’ultimo stop serio, in ordine di tempo, è quello di Koulibaly: il Napoli perde il suo leader difensivo per almeno un mese, che significa poterlo rivedere a tutti gli effetti a febbraio vista la pausa per le feste natalizie e la Coppa d’Africa di gennaio che porta via almeno tre calciatori azzurri. Proprio Koulibaly che aveva saltato le stesse gare anche un anno fa, sempre nello stesso periodo di tempo (dicembre) e con rientro al nuovo anno. Come se i chilometri di sopportazione del fisico del centrale azzurro si esaurissero tutti prima di Natale, visti gli impegni ravvicinati. Una situazione simile – se non più grave – di quella vista un anno fa: Gattuso si era ritrovato tra dicembre e febbraio con in mano una serie impressionante di infortuni che misero ko la squadra su ogni fronte e decretarono l’eliminazione in Europa League e Coppa Italia. Alla fine sarebbero stati ben 17 i calciatori del Napoli out, un bel po’ di questi anche in contemporanea nei mesi decisivi.Il Napoli piange ma tutta la Serie A non ride di certo: l’Atalanta, attesa al Maradona sabato, non ha Gosens da un po’, il Milan ha perso ieri Kjaer dopo Calabria, Rebic e Giroud, l’Inter non ha Darmian, la Juventus ha perso Chiesa e Danilo in pochi minuti nell’ultimo match mentre la Roma ha fatto lo stesso con Pellegrini e El Shaarawy. Tutta l’Italia del pallone deve fare i conti con le assenze e soprattutto con gli impegni che non si fermano mai, da oggi a Natale. Ma se è vero che alla base di questi infortuni ci sono le tante partite giocate, quanto hanno giocato fin qui i Top Player della nostra Serie A?Sono state 15 le giornate di campionato e 5 quelle europee (Champions o Europa League) fin qui disputate. In appena 102 giorni della nuova stagione – dal 22 agosto, giorno del primo turno del nuovo campionato – fanno in media una partita ogni 5 giorni. Una media già bassa per ogni fisico (seppur ben allenato) che cala ancora di più se consideriamo i calciatori che a settembre, ottobre e novembre hanno lasciato i club per giocare con le proprie nazionali almeno sei partite. In quel caso, la media si aggira intorno alla partita ogni 3-4 giorni massimo. In casa azzurra sono due gli esempi massimi: proprio Koulibaly aveva giocato fin qui 24 partite tra Napoli e Senegal, addirittura 26 per Giovanni Di Lorenzo, mai risparmiato da Spalletti. Il covid che ha dato la scossa ai calendari di mezzo mondo può essere l’unica motivazione a un calcio sempre più vittima di fisici in affanno? G. Arpaia (Il Mattino)