La nuova versione raccontata dall’ AD del Monopolio Minenna «La schedina 3.0  sarà più vicina ai giovani»  

I n una sua canzone, Cesare Cremonini racconta di un vecchio matto sulle scale «che rimpiange il Totocalcio, che era un gioco eccezionale». Ecco, è bene che quel signore – probabilmente disperato tra i vicoli di Bologna per le cervellotiche combinazioni possibili con la schedina 2.0 – venga informato che da gennaio il “vizio” più amato dagli italiani tornerà e in grande stile. Con l’anno nuovo, il pezzo di carta in grado di unire la passione di nonni, genitori e nipoti (talmente popolare da entrare nel linguaggio comune con quell’«ho fatto 13!» a indicare un colpo di fortuna) si presenterà in una veste completamente rinnovata. Il Totocalcio si rifà il look, guardando in due direzioni: il passato per riallacciare il filo dei ricordi e il futuro per «essere in linea con i tempi e attrarre le nuove generazioni» come ha spiegato Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane (ADM). «Permettetemi un parallelismo con la storia» attacca Minenna, economista, docente non accademico alla Bocconi e Lecture alla London Graduate School of Mathematical Finance. «Il Totocalcio nacque nel 1946, dopo la Seconda guerra mondiale. E rinasce nel 2022, dopo una pandemia che ci ha portato nel periodo forse peggiore per l’economia mondiale. È una strana coincidenza, ma forse può essere foriera dello stesso straordinario successo che il gioco ebbe 75 anni fa».

 

Quali novità prevede? «Il vecchio Totocalcio con le 13 partite già definite si sposava male con tempi che sono profondamente cambiati. Internet, i social, la conoscenza globale del calcio da parte degli utenti. Abbiamo pensato a modalità più vicine al mondo dei giovani: si possono giocare 3, 5, 7, 9, 11 o le tradizionali 13 gare. Per vincere bisogna prenderle tutte. Ma si può giocare solo 1, X o 2, come da tradizione». 
 
Chi stabilisce le partite “giocabili”? «Una parte l’agenzia, che sceglie eventi con un’analisi probabilistica fatta dai nostri cervelloni. Dall’altra l’utente. Mi spiego: se si sceglie la modalità con tre partite, 2 le definiamo noi e 1 il giocatore. Nella formula “13” 8 noi e 5 chi scommette. Oggi, giustamente, la gente vuole essere padrona delle proprie scelte. Si può giocare online oppure in ricevitoria. Tutti i giorni, non soltanto nel weekend».

La scorsa settimana ADM ha sanzionato per 8 milioni di euro. Come contrastate il gioco illegale? «L’agenzia, come autorità di vigilanza sul gioco, presiede il “Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”. Noi coordiniamo l’azione delle forze di polizia per effettuare delle operazioni sul territorio. Contrastare il gioco illegale significa evitare che si possa operare in circuiti che alimentano riciclaggio, illeciti ed economia sommersa». 


Tra le vostre iniziative c’è l’app GiocoLegale. Come funziona? «È uno strumento per consentire a chi scommette di non finire nel circuito dell’illegalità. Tramite l’app si può verificare, prima di entrare in una sala o in un centro scommesse, se si tratta di un luogo registrato e verificato. Si potrebbero anche fare segnalazioni con delle foto, ma prima serve una norma che abbiamo chiesto». 

Qual è il vostro impegno contro la ludopatia? «L’Agenzia partecipa all’osservatorio presso il Ministero della Salute sul gioco patologico. Ci sarebbe bisogno di interventi normativi specifici, dalla privacy ai controlli tributari. Noi siamo pronti per una migliore gestione del rapporto tra giocatore e gioco, anche con soluzioni tecnologiche che possano interromperlo in determinati momenti».

Lo sport è finanziato in parte dalla raccolta sulle scommesse, ma c’è chi ritiene esiguo il prelievo dello 0,5%. Qual è la posizione dell’Agenzia? «Già oggi il “fondo salva sport” destina una parte delle entrate del settore del gioco alle attività sportive. Parliamo di 40 milioni di euro. Se ci saranno ulteriori provvedimenti normativi, l’Agenzia dei monopoli e delle dogane sarà ente di attuazione, regolazione e vicinanza».
 
Capitolo lotteria degli scontrini. Novità in vista? «Stiamo lavorando sul progetto di estrazione istantanea. Come tutte le lotterie, è un progetto che ha una governance finanziaria chiara e definita, che porta a un vantaggio per lo Stato. Ma ci siamo accorti che va messo al passo coi tempi, sull’esempio del Totocalcio».

G. Marota (CdS)

 

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