Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Eugenio Albarella, preparatore atletico, ecco le sue parole: “Per spiegare i tanti infortuni bisogna contestualizzare il momento. Nel turno infrasettimanale conto tantissimi infortuni tra Napoli, Juve, Milan, Roma. Quasi tutti si lamentavano del monte match saltati per infortuni. Tutti i campionati sono simili in questo periodo. Oggi Milan, Atalanta, Inter, Napoli, Juve, Lazio hanno sommato più di 20 partite ufficiali, a cui bisogna aggiungere il fatto che ci sono le Nazionali. A mio modesto parere, senza la velleità di avere la verità assoluta, bisogna cercare da parte delle società l’importanza di strutturarsi in dipartimenti che vanno ad analizzare la performance a 360 gradi migliorando la comunicazione tra dipartimenti. Le società devono investire qualche milioncino nelle strutture. Il parametro fa la differenza e oggi gli allenatori non sono più quegli artigiani che possono modellare la materia a propria immagine e somiglianza, oggi sono dei killer che non possono sbagliare. Quindi si deve ottimizzare il tempo a disposizione. Bisogna capire che il futuro di questo sport non può prescindere dalla qualità del prodotto. Questo modello non ha futuro e va cercata una sintesi per creare una tavola rotonda tra chi fa metodologia e chi ha le regole del gioco in mano. Solo così si potrà risolvere o combattere le problematiche che coinvolgono non solo il Napoli, ma un po’ tutte le squadre a tutti i livelli”.