Spalletti ritrova un Napoli stratosferico che schianta la resistenza della Lazio dell’ex tecnico azzurro Sarri: quattro gol, uno più bello dell’altro. «È la vittoria più bella, viene dopo due risultati particolari e prestazioni sotto il nostro livello. Riprendere a macinare gioco contro una grande squadra come la Lazio ha un significato più importante».
Dodici passaggi di fila per il secondo gol, questo sviluppo è una situazione tattica perfetta? «Sono stati bravi a ritagliarsi questo spazio nelle vie di mezzo dove loro avevano delle difficoltà, siamo stati impeccabili. Davvero tanta roba».
Contro la Lazio tutto è andato per il verso giusto. «Abbiamo giocato contro un avversario difficile, Sarri è maestro nel far stare la squadra cortissima e ho rivisto lo stadio come me l’ero immaginato prima di venire qui: c’è stata qualità di gioco e quei gol fatti in questa qualità di gioco. È davvero tanta roba».
Non si può parlare di fuga scudetto, però… «Sappiamo che il nostro obiettivo è rientrare in Champions League perchè quello a me è stato chiesto ed è quello che bisogna andare a raggiungere. Poi è chiaro che non vogliamo vivere nella mediocrità, Napoli è una città che vive nel talento, ci trovi il massimo della qualità per cui anche calcisticamente bisogna stare al passo con l’ambizione della città e dei tifosi. Dal primo momento che sono arrivato qui ho capito il sentimento che c’è per il Napoli: i tifosi sono sempre in cerca di eroi e la vera vittoria è quella di aver dato felicità. Per la prima volta ci è sembrato di giocare in casa».
Quanto vi condiziona l’assenza di Osimhen? «Osimhen è uno da spazio e che vuole sempre andare di là. Deve conoscere alcune cose, qualche volta deve imparare di venire tra le linee, mentre Mertens è molto bravo a fare quello perchè l’ha imparato con Sarri che è il migliore a fare questa rete fitta di passaggi».
Fonte: Il Mattino