Dopo gli impegni in campo internazionale, tra Champions ed Europa League, bilancio più che positivo per le squadre italiane, si torna al campionato. Tra le sfide della quattordicesima giornata, spicca Napoli-Lazio, domenica al “Maradona” ore 20,45. Ilnapolionline.com ha intervistato il doppio ex della sfida Massimiliano Esposito.
In questi giorni a Napoli si sta ricordando Diego Armando Maradona, morto un anno fa, Vorrei da parte tua un pensiero personale. “Per me e per tutto il popolo napoletano, è magnifico che ci sia tutto questo affetto nei suoi confronti. Un intero popolo che lo sta ricordando nel migliore dei modi, per un personaggio che ha fatto la storia del calcio e dell’intero movimento. Il fatto che ci saranno ben due state che lo raffigurano, sarà il modo per averlo sempre con noi e non dimenticarlo mai. Anche domenica in occasione di Napoli-Lazio, ci sarà una serata in suo onore, insomma davvero il miglior modo per pensare alle sue gesta e alla persona che è stato”.
Da ex della Lazio, un pensiero per un icona del giornalismo come Gianpiero Galeazzi, morto un paio di settimane fa? “Sono d’accordo con te, Gianpiero Galeazzi è stato un icona del giornalismo. Un personaggio di grande spessore e un appassionato di sport. Basti pensare a quanta enfasi nelle telecronache del canottaggio, come nel tennis e le interviste nel calcio. Lui tra l’altro era un tifoso della Lazio d.o.c., perciò mancherà anche all’ambiente biancoceleste, ma in generale a tutti, per quanto trasmetteva agli appassionati di sport”.
Da ex vice-allenatore del Padova, cosa pensi del campionato della squadra veneta in serie C? “Io conosco molto bene l’ambiente del Padova e c’è voglia di rivalsa dopo la mancata promozione del passato campionato. Come hai detto tu, persa ai rigori contro l’Alessandria, in un girone che stava gestendo da primo in classifica. Credo che quest’anno, visto il valore della rosa, alla lunga penso che possa arrivare e non mi sorprenderebbe anche con un buon vantaggio su Sudtirol e Feralpisalò”.
Passando al Napoli, dopo un ottimo inizio di stagione, adesso c’è stato un calo della squadra. Credi più fisico oppure mentale? “Io penso entrambi, come si dice in questi casi, psicofisico. I tanti infortuni e un calo in generale della squadra, stanno portando a questo momento del Napoli. In una stagione capitano gli alti e bassi, però se oggi leggo la classifica, gli azzurri sono primi in classifica e ancora la miglior difesa. C’è l’Inter che incalza, però sono convinto che il Napoli si riprenderà e Spalletti saprà porre rimedio”.
Da allenatore ti vorrei chiedere di Elmas, quale a tuo avviso un ruolo che si addice al giocatore macedone? “Intanto vorrei fare un applauso a mister Spalletti, visto che su Elmas ci aveva visto giusto, sin da questa estate. Il macedone ha qualità e il suo rendimento è davvero positivo. Il ruolo? Credo che gli piace spaziare in diverse zone del campo, senza dare punti di riferimento agli avversari. Dovesse continuare a questi livelli, sarà certamente importante per la squadra e per il mister stesso”.
Su Dries Mertens pensi che possa dare il meglio di se come trequartista o da falso nueve? “Credo che il belga posso ricoprire entrambi i ruoli, visto le qualità che non gli mancano di certo. Tutto dipende anche da Piotr Zielinski, dal suo rendimento, dovesse ritrovare la condizione migliore, allora Mertens giocherà da punta, altrimenti giocherà alle spalle del centravanti, in questo caso Petagna. Vorrei fare un grosso in bocca al lupo di pronta guarigione a Victor Osimhen. Un brutto infortunio, ma che sono certo tornerà più forte di prima e con gran voglia di rimettersi in discussione”.
Seguendo la Lazio, come si sta adattando Maurizio Sarri, dopo l’anno difficile alla Juventus? “Io penso che il mister si stia portando indietro ancora il concetto di Sarrismo. Una filosofia che è riuscita ad attuarla solo a Napoli, per l’ambiente che è stato più adatto in tutti i sensi. A Londra, Torino e secondo me anche ora alla Lazio, non si sta ripetendo. Per me questo aspetto potrebbe giovare la squadra azzurra per il match di domenica”.
Infine sulla sfida del “Maradona” si affronteranno due squadre che impostano dal basso e sanno giocare di rimessa. Quale dettaglio pensi che possa fare la differenza? “Spalletti e Sarri sono due tecnici molto esperti, sanno il fatto loro e cercheranno con le loro armi di fare la differenza. Si preannuncia un match interessante, a tratti potrebbe giocarsi a ritmi lenti, ma perché sono squadre che si rispetteranno. Secondo me chi avrà la migliore condizione fisica e mentale, alla fine riuscirà a prevalere nell’arco dei novanta minuti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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