5,5 Meret
Il rigore, e va bene: è sempre una lotteria. Ma sul raddoppio dello Spartak potrebbe sicuramente fare di più. Parte con un attimo di ritardo e il pallone gli sfila accanto per questione di centimetri. Vorrebbe avere l’occasione per redimersi, ma da quel momento in poi non si vedono più russi dalle sue parti.
6 Di Lorenzo
A tutta gamba e a tutta fascia. Ma quasi non fa più notizia. Perché l’impegno che mette in campo è da medaglia al valore. Segna anche un gol, ma è in fuorigioco per questione di centimetri e a momenti si inventa anche l’eurogol con un tiro a giro col mancino che finisce largo di poco oltre la traversa.
5 Koulibaly
Ancora ci si chiede chi stesse marcando in occasione del raddoppio dei russi. Sobolev quasi non ci crede quando il pallone gli arriva comodamente sulla testa e lui è in beata solitudine al centro dell’area di rigore. Kalidou prova a rifarsi con qualche uscita palla al piede, ma non basta.
6 Juan Jesus
Sui gol non ha responsabilità e il suo lo fa senza battere ciglio. Al fianco di Koulibaly sembra quasi quasi che sia lui l’uomo di riferimento. Non lo saltano mai e quando riesce aiuta i compagni anche in fase di spinta. Nel secondo tempo recita la parte dello spettatore non pagante perché di pericoli non ce ne sono.
6 Mario Rui
Moses lo salta come un palo dello slalom gigante e mette in mezzo il pallone del raddoppio. Poi, però, il portoghese cresce a dismisura. Ispira il gol che riaccende le speranze con una cavalcata imperiosa, e quando Spalletti lo sposta a fare il regista non sbaglia un pallone.