La pagella de “IL Mattino” – Lozano e Mertens, è mancata da luce dei due fantasisti

La pagella azzurra – Una cattiva e una buona notizia. La cattiva è che il Napoli perde la seconda partita di fila in 4 giorni. La buona è che almeno per qualche mese non si ritroverà sulla propria strada lo Spartak Mosca che contro il Napoli ha fatto sei punti su sei. Le assenze sono certamente un alibi, ma non riuscire a strappare almeno un pari contro i russi non è da squadra che punta al primo posto. Il percorso in Europa rischia di complicarsi e i segnali mandati da quelli che adesso dovranno rimpiazzare i titolari costretti in infermeria non sono particolarmente rassicuranti. Preoccupanti, anzi, le prestazioni di Mertens e Lozano: i due fantasisti non si accendono e così il Napoli fatica terribilmente a illuminarsi.

5,5 Meret 

Il rigore, e va bene: è sempre una lotteria. Ma sul raddoppio dello Spartak potrebbe sicuramente fare di più. Parte con un attimo di ritardo e il pallone gli sfila accanto per questione di centimetri. Vorrebbe avere l’occasione per redimersi, ma da quel momento in poi non si vedono più russi dalle sue parti.

6 Di Lorenzo 

A tutta gamba e a tutta fascia. Ma quasi non fa più notizia. Perché l’impegno che mette in campo è da medaglia al valore. Segna anche un gol, ma è in fuorigioco per questione di centimetri e a momenti si inventa anche l’eurogol con un tiro a giro col mancino che finisce largo di poco oltre la traversa. 

5 Koulibaly 

Ancora ci si chiede chi stesse marcando in occasione del raddoppio dei russi. Sobolev quasi non ci crede quando il pallone gli arriva comodamente sulla testa e lui è in beata solitudine al centro dell’area di rigore. Kalidou prova a rifarsi con qualche uscita palla al piede, ma non basta.

6 Juan Jesus 

Sui gol non ha responsabilità e il suo lo fa senza battere ciglio. Al fianco di Koulibaly sembra quasi quasi che sia lui l’uomo di riferimento. Non lo saltano mai e quando riesce aiuta i compagni anche in fase di spinta. Nel secondo tempo recita la parte dello spettatore non pagante perché di pericoli non ce ne sono.

6 Mario Rui 

Moses lo salta come un palo dello slalom gigante e mette in mezzo il pallone del raddoppio. Poi, però, il portoghese cresce a dismisura. Ispira il gol che riaccende le speranze con una cavalcata imperiosa, e quando Spalletti lo sposta a fare il regista non sbaglia un pallone.

4,5 Zielinski 

Due occasioni da spingere in porta, due occasioni sprecate in maniera clamorosa. Certo, sulla prima è bravo Selikhov con la manona, ma nel secondo tempo spara il pallone direttamente nella Tundra. Il resto della partita è un mix di errori molto gravi ed errori mediamente gravi.

5 Lobotka 

In versione casellante: con un fallo a due passi dentro l’area di rigore, alza la sbarra del Telepass e apre le porte dell’autostrada allo Spartak Mosca. Non va meglio nella ripresa, perché il Napoli cresce ma l’apporto dello slovacco è praticamente pari a zero. 

4,5 Lozano 

Deve essere rimasto con la testa in Messico. Perché dal rientro dopo la sosta per le nazionali non si è ancora visto. Bel problema considerando che Politano ha il Covid. Contro lo Spartak gioca sì, ma a nascondino. Nemmeno quando si sposta sulla trequarti riesce a incidere.

4,5 Mertens 

Niente magie, anzi. Prova a galleggiare alle spalle di Petagna, ma affonda presto tra le maglie dello Spartak. Non si hanno notizie di guizzi, giocate e colpi capaci di invertire il trend della gara. Prestazione tutt’altro che incoraggiante in vista della lunga assenza di Osimhen.

6 Elmas 

Capelli lunghi, fascetta, maglia numero 7: a guardarlo da lontano l’illusione ottica è che sia tornato Cavani. E infatti segna pure. Ma, come detto, si tratta solo di un’illusione. L’impegno non si discute, ma nel menù del giorno ci sono anche tanta imprecisione e poca cattiveria nei contrasti.

5,5 Petagna 

Passa il primo tempo a fare a sportellate con i difensori russi senza riuscire a beccarne una di numero. Nella ripresa spizza per Di Lorenzo e ispira un gol irregolare, poi incarta il regalo per Elmas che questa volta è in posizione buona e accorcia le distanze. È un attaccante, ora deve fare gol.

6 Rrahmani 

Nemmeno il tempo di prendere posizione che deve metterci la testa per deviare una punizione insidiosa al centro area. Con il suo ingresso in campo il Napoli cambia modulo: difesa a tre e tutti in avanti a cercare disperatamente il pareggio. D’altra parte da difendere non c’era più nulla.

5,5 Spalletti 

Lo spogliatoio del suo Napoli sembra essere un lazzaretto. Parte con 11 giocatori e alla fine ne cambia soltanto uno. Cerca di friggere il pesce con l’acqua affidandosi alla coppia d’attacco Mertens-Petagna. D’altra parte di alternative lì davanti non ce ne sono e con Fabian affaticato gli tocca anche doversi affidare a Lobotka dal primo minuto e lo slovacco ringrazia con l’ingenuità del fallo da rigore. 

B. Majorano (Il Mattino)

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