Tutto il Napoli sul lettino del “Dr. Spalletti!”: “Le difficoltà rendono le persone da migliori a stupende”

Il tecnico del Napoli non vuole parlare degli assenti, anzi punta sul resto della rosa

Non potendo intervenire sulle marcature preventive, perché il destino sa sempre come sfuggire alla normalità degli uomini, Luciano Spalletti ha preso il Napoli, tutto in blocco, e l’ha sistemato sul personalissimo lettino, per togliergli dalla testa qualsiasi impedimento psicologico.

«Le difficoltà aiutano le persone a diventare migliori e anche stupende».

E dovendo affrontare tre ore e mezza di viaggio verso Mosca, in questa sua nuova dimensione, ci ha aggiunto anche altro, che potesse riguardare il vissuto d’una squadra divenuta subito sua: «Aspettavo con una certa impazienza questi primi colpi di difficoltà. Quando è andato tutto bene sapevamo che non poteva durare. Ma bisogna saper andare oltre a queste situazioni. Ci faremo carico di questa situazione e sopperiremo alle assenze».

Nel libro bianco di una stagione che improvvisamente l’ha spogliato d’un terzo dell’organico, non c’è spazio per i lamenti ed è vietato rifugiarsi tra le pagine opache di questo novembre nel quale ne ha perduti tanti, troppi, che metterli in fila si fa quasi una formazione: a Manolas e Malcuit, saliti sull’aereo per la Russia, ha dovuto aggiungere in sequenza Demme, Politano e Zanoli per Covid, Anguissa per l’acciacco muscolare, Osimhen per il frontale con Skriniar, Insigne che ha cominciato a litigare con il ginocchio operato sette anni fa e Ounas che si è dovuto arrendere di nuovo alla propria struttura fisica.

«Ma si va avanti e si fa quel che si deve».

A. Giordano (CdS)

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