Vicotr Osimhen, occorrerà tempo, ma passerà ‘a nuttata

Trattatsi di nuttata. E adda passà. La spalla, il coronavirus, poi il trauma cranico e lo stiramento al polpaccio, ora l’intervento chirurgico per la frattura dello zigomo. Un anno e mezzo di Napoli interrotti da infortuni di ogni tipo, Osimhen. Non sarà una cosa passeggera. Non lo è. Rischia di saltare anche la Coppa d’Africa, c’è poco da fare. E’ complicato capire con esattezza quanto tempo dovrà stare fuori perché l’intervento maxillo facciale che lo attende oggi non è semplice. Lo opera il professor Gianpaolo Tartaro, in una clinica napoletana. Ha già operato Britos e Gargano nel passato. Ma i punti interrogativi sono tanti sulla tempistica, perché preoccupa la frattura dello zigomo ma anche quella dell’orbita dell’occhio. Ieri pomeriggio, attorno alle 15, ha lasciato il Niguarda dove è rimasto per molte ore in osservazione. È evidente che Osimhen piomba in un altro incubo, ma deve e può tirare un sospirone di sollievo: perché lo scontro con Skriniar avrebbe potuto provocare danni all’occhio più seri. Per rivederlo in campo non ci vorrà poco, ma anche il 2022 inizierà. I problemi all’occhio non devono essere presi sottogamba. E il Napoli non lo farà. Adesso al Napoli toccherà vincere senza Osimhen. E’ possibile, certo. Anche perché il re del gol, Mertens, pare sia tornato al momento giusto.
Il Mattino
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