“Spillo” Altobelli: “Ora sarà un altro Napoli, ma Mertens e Petagna danno garanzie”

Out Osimhen, e il Napoli lì davanti si dovrà reinventare. Certo, nella faretra di Spalletti le soluzioni non mancano: da Petagna a Mertens fino al possibile falso nove con Lozano e Insigne. A tal proposito un ex bomber come Spillo Altobelli ci racconta la sua.
Cosa verrà a mancare nel Napoli durante l’assenza per infortunio di Osimhen? «Victor è uno dei migliori attaccanti in giro. E pur augurandomi che non si senta la sua mancanza, temo che il rischio sia molto alto. Osimhen è l’interprete perfetto per il gioco del Napoli. È un attaccante che sa fare sempre i movimenti giusti per mettere in difficoltà la difesa avversaria e senza di lui il Napoli perde un grande interprete».
Cosa le piace di Osimhen? «Si fa vedere molto bene senza palla e non ha bisogno di riceverla sui piede perché apre il gioco e ha grande velocità. Quando parte, poi, apre spazio per chi si inserisce da dietro: dai compagni d’attacco ai centrocampisti. Insomma, con la palla al piede fa salire la squadra e sa dare profondità. Per non parlare della presenza in area di rigore: è forte di testa e anche in acrobazia».
Senza di lui che Napoli si aspetta? «Di sicuro sarà un altro Napoli, ma Spalletti può trovare soluzioni altrettanto valide. Petagna e Mertens sono giocatori diversi da Osimhen, ma possono dire la loro. Certo, c’è da sperare che l’italiano faccia 30 gol o che Dries torni ad essere il bomber infallibile dell’era Sarri».
Come cambieranno le cose? «Petagna lo conosciamo e sappiamo quello che può dare. È meno mobile di Osimhen ed è più marcabile dalle difese avversarie perché ha un fisico più possente. Ma è un attaccante da area di rigore e magari può occupare lo spazio in maniera diversa ed altrettanto efficace».
Mentre Mertens? «Rispetto a Petagna è sicuramente più difficile da seguire per i difensori, perché è un attaccante che svaria e non da punti di riferimento. Poi vede bene la porta e ha buon dribbling».
Pensiero audace: possono giocare insieme Mertens e Petagna? «Certo che sì. Ma dipende dalle circostanze. Sono due attaccanti complementari. Petagna è una prima punta, Mertens ha iniziato da esterno e si adatta a giocare dietro, può fare tanti ruoli: praticamente tutti quelli dell’attacco».
Riguardando il ko di Milano contro l’Inter, secondo lei al Napoli è mancata la personalità delle grandi? «Assolutamente no. Al Napoli non è mancato niente, semplicemente ha trovato dall’altra parte una squadra che ha interpretato bene la partita ed era in forma. L’Inter non ha concesso niente e per 70 minuti, fino a quando ha tenuto il ritmo alto, ha messo in difficoltà il Napoli. Ma non ne farei un dramma».
Come mai? «Ci metterei la firma per perdere una partita ogni 13. Qui ci si dimentica che l’Inter è pur sempre campione d’Italia. È vero, non aveva ancora mai battuto una grande, ma ha giocatori di livello assoluto. Ha trovato la giornata giusta anche perché supportato dalla forza fisica e dal ritmo».
Nel Napoli si può parlare di caso Insigne? «Onestamente faccio fatica a capire quello che sta succedendo a Insigne: è uno dei migliori esterni del calcio italiano, ha appena vinto da numero 10 l’Europeo con la Nazionale ed è considerato uno dei migliori giocatori in giro. Se è vero che il Napoli gli avrebbe offerto il 50% in meno per il rinnovo, fossi in lui sarei offeso. Perché come minimo dovrebbe ripartire da quello che guadagna adesso. E comunque un aumento ci sta se lo vuoi realmente trattenere e farlo diventare una bandiera. Magari usi la formula dei bonus, ma un incentivo non può mancare. Abbiamo visto quello che è successo con Donnarumma e tanti altri: quelli che vanno in scadenza guadagnano molto di più. Anche perché va messo nella condizione di giocare senza pensieri. Il Napoli si sta giocando lo scudetto e questa è una cosa che si dovrebbe risolvere in tempi brevi».

B. Majorano (Il Mattino)

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