A Punto Nuovo Sport Show, Eugenio Albarella, preparatore atletico:
“La sosta? Parliamo di atleti abituati a questo tipo di stress fisico. Al rientro dei nazionali, preferisco sempre avere partite di cartello. Perché non le devi preparare dal punto di vista tattico e psicologico. L’attenzione è già ai massimi livelli. La conoscenza profonda degli avversari, non ti porta a dover studiare più di tanto. Sono convinto che se devo scegliere, per il Napoli, dal mio punto di vista è un bene. I top player hanno una struttura anche per gestire gli aspetti nervosi. Osimhen? Si tratta di un atleta sopra la media, deve ringraziare i suoi genitori. Ma sotto la gestione Spalletti ha avuto una crescita esponenziale. Soprattutto sotto l’aspetto tecnico-tattico. Grazie alla maestria ed all’esperienza di saperlo indirizzare nel modo migliore. E gestirlo nel modo migliore, da parte di Spalletti e del suo staff, questo atleta sta completando la sua formazione. C’è più difficoltà per i calciatori che tornano dal Sud America. Dall’Africa si tratta di una trasferta verticale e non orizzontale, I sudamericani hanno un fuso orario più difficile da assorbire. Lazio e Juventus? Sono due squadre in difficoltà. La Juventus per un cambio generazionale. Che sta facendo fatica ad evolversi. L’altro per un contesto di crescita tattica. Perché si viene da una cultura e da un metodo, degli anni passati, completamente opposti”.