Spalletti, la rivincita: lì, dove gli hanno rimproverato di tutto

Due stagioni altalenanti, difficili e sempre in discussione. Ora Spalletti ritorna a Milano, sponda nerazzurra da ex e da primo in classifica. E dopo due anni a casa, voluti anche dall’ Inter. Chiamiamola rivincita, certo, solo sportiva. Appena arrivò Marotta al fianco di Zhang fu chiaro a Spalletti come sarebbe andata a finire. Ma è rimasto per due anni a busta paga dell’Inter. Gli hanno rimproverato di tutto: i flop di Candreva, Nainggolan e Perisic. Lui si è rialzato ogni volta. Ha fatto fino alla fine il suo dovere e nella gara decisiva per andare in Champions ha persino mandato in serie B il suo migliore amico nel calcio, Andreazzoli. Perché Spalletti è uomo tutto di un pezzo. L’Inter lo ha ferito, quell’esonero non lo ha mai mandato giù. Forse il peggior addio, forse peggio di quello dalla Roma. Pensare azzurro, pensare solo al Napoli: non c’è spazio per altro per Luciano. In questi giorni nella sua Certaldo, prima delle ripresa attesa domani. Qui trattato come un eroe, a San Siro per sei mei come il pianista su cui sparare.

 

Il Mattino

InterNapolirivincitaSpalletti
Comments (0)
Add Comment